venerdì 23 dicembre 2016

MPS, Mugnai (FI): «Responsabilmente tutelati lavoro e risparmi. Ora però riconsiderare anche il trattamento obbligazionisti Bpel e altre»

Il Presidente Brunetta con Mugnai a Firenze
nel corso di una conferenza stampa
«Su Monte dei Paschi di Siena Renzi e il suo governo hanno perso tempo per gli interessi referendari, vistosamente falliti, del premier. Con grande responsabilità oggi Forza Italia si è schierata a salvaguardia dei risparmiatori e dei lavoratori della banca più antica del mondo che nei secoli ha saputo tessere legami solidi col territorio e il suo sviluppo. Si tratta di un patrimonio da non disperdere. In questo senso procede il voto favorevole, mercoledì scorso, alla risoluzione con cui si autorizzava il ricorso al debito per 20 miliardi di euro. Sulla base delle richieste avanzate da Forza Italia, la risoluzione approvata dal parlamento è stata modificata inserendo l’impegno del governo a definire i prossimi provvedimenti, qualora ve ne fosse bisogno, in un quadro di ampia condivisione con tutti i gruppi parlamentari. Per questo il presidente del gruppo Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, l’onorevole Deborah Bergamini e l’intera compagine dei deputati azzurri sono già impegnati nella formulazione di interventi migliorativi rispetto al decreto approvato nella notte dal parlamento».
«Non ci sfugge tuttavia la disparità assoluta di trattamento subita dagli obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti e più di recente Veneto Banca rispetto ai risparmiatori Mps. I primi sono finiti sul lastrico in virtù di un decreto, quello del 22 novembre 2015, che ha salvato le banche condannando loro alla perdita dei risparmi di una vita. Con Mps si sono adoperate ben altre cautele che ora vogliamo vengano estese anche agli altri cittadini, riconsiderando la posizione degli obbligazionisti di Banca Etruria e delle altre banche oggetto di salvataggio lo scorso anno. Anche in questo senso procederà l’azione emendativa del presidente Brunetta e dell’intero gruppo dei deputati azzurri. Perché la responsabilità non può essere intermittente come le luminarie di Natale».
«Il passo successivo dovrà consistere nell’individuazione delle responsabilità su questa pagina della finanza italiana, da accertarsi eventualmente anche attraverso una commissione d’inchiesta parlamentare».


Così il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana e capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai sulle vicende del sistema bancario italiano e, in particolare, del Monte dei Paschi di Siena. 

martedì 20 dicembre 2016

Perimetrazione distretti sanitari, Mugnai (FI): «Sotto l’albero della salute schiaffo per l’Aretino. Accorpati i non consenzienti, divise le zone omogenee»

Attacco del Vicepresidente della Comm. sanità Stefano Mugnai: «Già chieste audizioni di sindaci e comitati in commissione. Iter in ritardo di 6 mesi»


     «Sotto l’albero di Natale del sistema salute, è partito lo schiaffo al territorio aretino»: così il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Fi) all’indomani della seduta con cui la giunta regionale ha varato, nella serata di ieri, la riperimetrazione delle zone distretto della sanità, destinate a passare in Toscana da 34 a 26, Elba esclusa: «Il provvedimento arriva con 6 mesi di ritardo nell’iter legislativo e – attacca Mugnai – prende sottogamba gli auspici di sindaci, cittadini, operatori: è una riforma che passa sui territori carezzandoli col garbino della carta vetrata. Questo ulteriore step di certo va ad indebolire i territori e a far perdere ad intere zone la propria autonomia rivendicata anche con forza in questi mesi».
    «Nella provincia di Arezzo – prosegue – si vanno di fatto a marginalizzare zone già rese periferiche da anni di politiche sanitarie distratte, come per il Casentino e la Valtiberina. Certo, rispetto all’ipotesi iniziale che ne vedeva l’unione fredda e improbabile, aver inserito nel distretto anche Arezzo mitiga il disagio. E’ il minore dei mali, insomma, ma pur sempre di mali si sta parlando».
    Per paradosso, poi: «Dove invece c’era la volontà chiara e forte di unirsi, come nel Valdarno aretino con quello fiorentino, il Pd si è rifiutato di modificare la propria legge per accogliere le istanze di quella comunità omogenea. E’ assurdo». Mugnai ha già messo le mani avanti: «Da qui, con sei mesi di ritardo dal momento che il provvedimento sarebbe dovuto passare in Consiglio prima entro fine giugno e poi entro l’anno, inizia l’iter consiliare. Io ho già chiesto che in Commissione si ascoltino tutti gli amministratori interessati e tutti gli attori coinvolti nella nuova perimetrazione delle zone distretto».

lunedì 19 dicembre 2016

Bando per giovani agricoltori, Mugnai (FI): «Gli interessati lamentano maglie troppo strette. La Regione valuti l’adozione di correttivi»


Interrogazione del Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai


«I bandi regionali per lo sviluppo rurale nascono per aiutare e finanziare le aziende agricole che si impegnano nella cura del territorio per la fiducia accordatagli. Il mio pianto nasce dalla rabbia del fatto che in un anno sono stati finanziati 120 milioni di euro per i giovani agricoltori, ma a me è stato negato tutto, mi sono trovato a competere in un bando con persone che non appartengono in nessun modo a questo mondo, con regole e caratteristiche ben lontane dalle esigenze vere di questo settore, ma sembrano impostate proprio per aiutare quest’ultimi»: a lanciare l’acuto è un giovane agricoltore lunigianese che, attraverso una lettera aperta, con la sua voce ha raggiunto gli uffici del Consiglio regionale da dove il Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai ne ha raccolte le istanze traducendole in interrogazione alla giunta regionale. La richiesta? Semplice: valutare l’adozione di correttivi che allineino il bando alla reale platea di aspiranti fruitori.
«Il bando in questione – spiega Mugnai – è nato con la finalità di favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo, e rientra nell’ambito di Giovanisì (www.giovanisi.it), il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Alla luce di quanto il giovane agricoltore di Aulla ci ha segnalato, adesso alla giunta regionale domandiamo “se abbiano considerato l’efficacia delle premialità derivanti dal bando regionale sugli agricoltori” e “se intendano adottare i correttivi necessari a garantire l’efficacia del bando bando Aiuto all'avviamento di imprese per giovani agricoltori - Pacchetto Giovani - 2016 scorrendo le graduatorie”». La risposta è attesa in forma scritta.

venerdì 16 dicembre 2016

Asl Toscana sud, stipendi dei sanitari a macchia di leopardo; Mugnai (FI): «La Regione parifichi subito retribuzioni e carriere»

Interrogazione del Vicepresidente della commissione sanità Stefano Mugnai


La ‘Aslona’ Toscana Sud è realtà ormai da quasi un anno. Mentre però tutto si va unificando, gli stipendi dei sanitari non sono ancora tutti uguali dall’una all’altra zona ex Asl. A rilevarla disparità di trattamento, avendone ricevuta segnalazione, è – tramite interrogazione alla giunta regionale – il Vicepresidente della Commissione sanità dell’assemblea toscana Stefano Mugnai (che è anche capogruppo di Forza Italia). Secondo quanto risulta a Mugnai, «i medici di Grosseto sarebbero pagati in media il 10% in meno rispetto ai colleghi di Arezzo e di Siena con differenze medie pro capite di 4.144 euro che, se moltiplicate per i 548 dirigenti porta ad un ammanco di circa € 2.270.912 limitatamente al solo anno 2015».

giovedì 15 dicembre 2016

Ormeggi d’oro lungo il Bruna, stangata dall’addizionale regionale; Mugnai (FI): «Non sono state valutate le conseguenze. Ora correttivi»

Interrogazione del Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai

Ormeggi lungo le rive del Bruna
Si snoda per una settantina di chilometri a settentrione della provincia di Grosseto il fiume Bruna che, andando a sfociare all’altezza di Castiglion della Pescaia, offre sponde ghiotte a tanti ormeggiatori. Ebbene: a causa dell’aumento dell’imposta sulle concessioni del demanio idrico a cui ha proceduto la Regione Toscana ora quegli ormeggi, toccati come da Re Mida, sono diventati d’oro. Come fossero sulla spiaggia. O in un porto. Le aziende sono frastornate. Molte di loro paventano il rischio di dover chiudere per l’insostenibilità attuale dei costi, «con un aumento del 50% del canone che fa lievitare le concessioni del 250% rispetto al 2015» visto che i titolari degli ormeggi dovrebbero versare «in un’unica soluzione l’addizionale regionale degli ultimi 5 anni».
«La tassa è iniqua», tuona il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai. «La si corregga», invoca anche nella forma istituzionale di

Asl Toscana centro, dirigente degli infermieri in arrivo dalla Regione Marche; Mugnai (FI): «Possibile che nessuno fosse all’altezza tra i 25 col profilo utile già presenti in azienda?»

Interrogazione del Vicepresidente della commissione sanità Stefano Mugnai

Sono 25, nella Asl Toscana Centro della Regione Toscana, gli operatori sanitari il cui profilo professionale è adatto per poter aspirare al ruolo di dirigente delle professioni infermieristiche. Ciò nonostante, quando all’inizio del mese si è trattato di conferire quell’incarico la direzione aziendale è andata a pescare dagli organici della Regione Marche, ottenendo il comando di un professionista da lì con durata di un anno, rinnovabile. Perché, se sulla carta il suo profilo è sovrapponibile a quello di altre 25 persone già in Asl? Vuol vederci chiaro, su questa faccenda, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (che è anche capogruppo) e per questo ha depositato questa mattina un’interrogazione alla giunta regionale invitando le strutture competenti a rispondere in forma scritta.

mercoledì 7 dicembre 2016

Blocco Fornero perequazione delle pensioni, Mugnai (FI): «C’è tempo fino al 31 dicembre per avanzare ricorso: ecco come. In Toscana interessata platea di oltre 320mila pensionati»

Il capogruppo Fi in Regione Stefano Mugnai: «Si dia attuazione a nostra mozione approvata all’unanimità nel marzo scorso»

Una delle tappe, quella pratese, della campagna Giustizia per i Pensionati
promossa da Forza Italia. Sulla destra Sangaletti, poi Mugnai
«Informare i cittadini interessati dal blocco pensionistico del 2011 (cosiddetto “blocco Fornero”) della possibilità, rivolgendosi ai propri legali di fiducia o ai patronati presenti sul territorio, di interrompere la prescrizione dei loro diritti». Questo, insieme all’invito alla giunta regionale «a sollecitare il Governo a intervenire rapidamente per dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale» a favore dei titolari di pensione interessati dalla legge Fornero, prevedeva la mozione 228 promossa dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai approvata all’unanimità dall’assemblea toscana il 2 marzo scorso.
«Il governo Renzi – ricorda Mugnai – con il D.L. 65/2015 non ha dato applicazione alla sentenza della Corte costituzionale 70/2015 che ha dichiarato illegittima la legge 214/2011  Monti/Fornero e, pertanto, lo obbligava a restituire ai pensionati la perequazione delle pensioni,  per gli anni 2012 e 2013 e seguenti che era stata loro sottratta dal governo Monti/Fornero, bloccando sostanzialmente un aumento applicato annualmente dall’Inps per adeguare l’importo delle pensioni agli aumenti del costo della vita. La legittimità di tale legge, su richiesta di alcuni Tribunali, tra i quali Palermo, Brescia, Milano, Napoli, Genova, Torino, Cuneo, e le Corte dei Conti Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lombardia, è attualmente al vaglio della stessa Corte Costituzionale. Il prossimo 31 dicembre scade comunque il termine per fare ricorso; dopo di che c'è la prescrizione e si perdono non solo la perequazione per gli anni 2012/2013 ma anche i relativi adeguamenti derivanti dalla mancata perequazione per gli anni a venire».
Mugnai oggi torna a chiedere l’attuazione della propria mozione poiché ormai i tempi stringono: «Vogliamo ricordare ai cittadini – ammonisce il capogruppo azzurro e coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana – che c’è tempo fino al prossimo 31 dicembre per presentare ricorso. Un’informazione importante che vogliamo raggiunga tutti coloro che hanno diritto di ricorrere, e sono moltissimi. La legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha infatti escluso per gli anni 2012 e 2013 la rivalutazione automatica di tutte le pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo Inps dell’anno rivalutato, ovvero 1443 € mensili lordi. Tutti i trattamenti pensionistici di importo superiore sono stati esclusi da rivalutazione. Sul totale di 16.533.152 pensionati, oltre 5 milioni sono stati esclusi da rivalutazione, un pensionato su tre. Per questo è importante che chi ha diritto si rivolga ai propri legali o ai patronati per riavere indietro ciò che gli spetta di diritto», afferma Mugnai ricordando che Forza Italia con il suo Movimento Seniores, che ha con un proprio canale dedicato, da sempre ha rivendicato e difeso i legittimi interessi dei pensionati sottratti prima da Monti e ora da Renzi.
«Scrivendo una email a forzaitaliaseniores.toscana@gmail.com – invita Mugnai insieme al responsabile regionale dei Seniores azzurri Gianfranco Sangaletti a inoltrare ricorso entro il 31 dicembre 2016– si potranno ricevere istruzioni e modulistica adatta, così da velocizzare l’inoltro delle pratiche. Anche perché qui non si parla di una platea di nababbi – ricordano – ma di oltre 5 milioni di pensionati e in Toscana sono oltre 320.000 che percepiscono a partire dai 1.450 euro lordi con i quali spesso fungono da ammortizzatore sociale a figli o nipoti senza lavoro o con occupazione precaria. Noi chiediamo di sollecitare il governo alla piena applicazione della sentenza perché le sentenze si rispettano e vanno ripristinate giustizia ed equità sociale».


Siderurgia Piombino, Mugnai (FI) alla Regione: «Avanti coi risultati e tavolo regionale per l’indotto con estensione degli ammortizzatori»

Insieme al coordinatore provinciale Bottino, da Fi attenzione all’acciaio piombinese: «Ma noi non solo in occasione delle campagne elettorali»


L'area siderurgica di Piombino
Guardia alta per il comparto acciaio a Piombino, con l’istituzione di una task force regionale dedicata e l’attivazione di un tavolo ad hoc per l’indotto che punti ad estendere le tutele e gli ammortizzatori anche ai lavoratori non metalmeccanici: è quanto il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai (che è anche coordinatore regionale degli azzurri toscani) domanda alla giunta regionale in un’interrogazione che formalizza le prese di posizione con cui Forza Italia si era espressa nei giorni scorsi. Il tutto, come spiega l’interrogazione di Mugnai, all’indomani della seduta di Consiglio comunale piombinese in cui l’assemblea cittadina «non ha potuto che registrare il permanere della situazione di difficoltà, rappresentata direttamente dall’amministratore delegato di Aferpi Fausto Azzi».
Malgrado le promesse del governo regionale, di esponenti della giunta e della maggioranza della Regione circa una prossima conclusione dell’annosa crisi in cui versa il comparto produttivo dell’acciaio a Piombino, i risultati si fanno desiderare. Anche malgrado il Piano integrato di riconversione e riqualificazione (PRRI) approvato nel 2015 e i Protocolli d’insediamento per le cui manifestazioni d’interesse il bando rimane aperto fino a esaurimento risorse. Ma i risultati, se ci sono, dove sono? Anche perché se Aferpi piange, l’indotto non ride di certo. Per di più, osserva Mugnai insieme al coordinatore provinciale di Forza Italia a Livorno Maristella Bottino, «i lavoratori non metalmeccanici dell’indotto Aferpi hanno pari rischi ma non pari tutele. E invece su questa partita non va lasciato indietro nessuno».

lunedì 5 dicembre 2016

Referendum, Mugnai (FI): «Renzi cercava il plebiscito e l’ha ottenuto. Ora avanti con l’unità del centrodestra. Si replichi su scala nazionale la positiva esperienza in Toscana»



«Renzi cercava il plebiscito? L’ha ottenuto, ma di segno opposto rispetto ai suoi desideri. Arrivato a Palazzo Chigi senza un voto, ne esce travolto da uno tsunami di voti. Ora spetta al centrodestra costruire un’alternativa che dia speranza e prospettiva agli elettori. L’auspicio è che a livello nazionale si persegua il modello dell’unità del centrodestra che in Toscana, terra di Renzi per eccellenza, abbiamo coltivato con risultati crescenti dal 2015 in qua»: questo il commento con cui il coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana Stefano Mugnai (capogruppo azzurro in Consiglio regionale) accompagna un risultato del referendum sulla riforma costituzionale che ha visto la vittoria di larghissima misura del NO, sostenuto da Forza Italia e dalle altre forze di centrodestra.
E quella di Mugnai sul voto del 4 dicembre è un’analisi di lunga gittata:

Un risultato che viene da lontano
«A mente fredda, Renzi e l’azione del suo governo sono stati bocciati dagli elettori. Il suo buon risultato alle europee arrivava ancora sull’onda della speranza – riflette Mugnai – un po’ come accaduto per il Nobel per la pace a Barak Obama all’indomani del suo insediamento alla Casa Bianca. Ma quando poi, in occasione delle amministrative del 2015 e del 2016, gli elettori si sono trovati a esprimersi sulle cose fatte allora Renzi ne è sempre uscito con le ossa rotte. Il risultato del referendum confermativo è l’inevitabile epilogo di questa parabola.

Nel merito: il fastidio del ‘particolare’
«La cosa che credo abbia più infastidito gli italiani in questa campagna elettorale – incalza Mugnai – è stata l’evidenza con cui Renzi ha dimostrato che a lui non stava tanto a cuore riformare la Costituzione in meglio per il bene dei cittadini, bensì ottenere una legittimazione elettorale mai avuta, anteponendo così il suo interesse politico personale e particolare rispetto a quello del Paese. Così, gli italiani gli hanno rifilato una risposta chiara e netta dicendo NO a una riforma sbagliata e pericolosa, ma anche bocciando l’azione del governo Renzi».

Nel metodo: dividendo non si governa
«Per nascondere il pessimo risultato delle ultime amministrative, Renzi tentò di trasformare il referendum sulla Costituzione in un plebiscito su se stesso: gli italiani l’hanno preso in parola e si sono espressi di conseguenza. Di certo – analizza Mugnai – Renzi non passerà alla storia come premier di sintesi: ha tentato di riformare le regole a colpi di maggioranza anziché mettere tutti attorno a un tavolo, ha diviso gli italiani nella caccia a un plebiscito che gli desse forza, ha diviso persino, come segretario del Pd, il partito che lui stesso sta guidando. Morale: dividendo, non si governa».

In prospettiva: qui Toscana
«Non per dare al SI’ o al NO a questo referendum uno spessore politico-amministrativo, ma è un dato che in due dei tre comuni capoluogo di provincia, Carrara e Lucca, dove si andrà a votare per le amministrative nel 2017 ha prevalso il NO in maniera piuttosto netta. Dopo i grandi successi del centrodestra alle amministrative nel 2015 e poi più ancora nel 2016 – afferma Mugnai – ecco che si fanno sempre più rosee le prospettive per scardinare il sistema di potere della sinistra che Renzi ha ereditato e implementato da par suo».

In prospettiva: unità per il centrodestra
«Adesso sta al centrodestra costruire un’alternativa credibile e capace di dare agli elettori la certezza di un futuro fatto di interessi collettivi delle comunità e non particolari di chi le amministra, fatto di capacità e progettualità in grado di rimettere in moto i nostri comuni e i nostri territori in generale. E il nostro Paese, anche. Il centrodestra deve lavorare all’unità, per l’unità, perché è necessario che noi diamo speranza al Paese, magari replicando su scala nazionale ciò che abbiamo fatto in questi mesi in Toscana, un moloch rosso dove però a partire dal 2015 abbiamo saputo moltiplicare i successi elettorali e mettere con profitto la nostra capacità al servizio dei cittadini».


«Il mio ringraziamento va ai miei vice Massimo Mallegni e Jacopo Ferri, a tutti i coordinatori provinciali e comunali, agli eletti, ai militanti ed agli elettori di Forza Italia in Toscana. Abbiamo sostenuto una lunga e difficile campagna referendaria, partita già nel giugno scorso e la cui sintesi abbiamo raccolto in un volume. Sono orgoglioso di ognuno di voi, del vostro impegno e della vostra dedizione. Grazie!»

mercoledì 30 novembre 2016

Terme di Montecatini, Mugnai (FI): «Comune e Regione smettano di giocare in rimessa con patrimonio collettivo. Subito soluzioni»

L’interrogazione del Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai accende i riflettori anche su un revisore in odor di incompatibilità



Un occhio sul revisore in odor di incompatibilità ma soprattutto basta al gioco di rimessa che sulle Terme di Montecatini sembrano portare avanti gli enti locali coinvolti: Comune e Regione Toscana. E’ in buona sostanza questo ciò che il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai domanda alla giunta regionale nella sua interrogazione in cui chiede soluzioni tempestive e incisive da declinare in risposta nero su bianco.
L’interrogazione è particolarmente articolata e passa in rassegna varie criticità, tra cui quella che vede nel «collegio Sindacale» «un membro che ricopre anche altre cariche come  revisore Coop Muratori e Sterratori  ma anche consulente Montecatini Parcheggi interamente controllata dal comune di Montecatini» e che dunque, per questo, parrebbe in odor di incompatibilità «Considerato l’articolo 2399 del Codice Civile (Cause d'ineleggibilità e di decadenza)».
Ma poi c’è tutta la questione legata alle stime patrimoniali e ai bilanci, con il Comune che a conti fatti – tra piani industriali bocciati e non ripresentati, stime del patrimonio non coincidenti, aumenti di capitale non sottoscritti e via contabilizzando – «ha subìto un danno di 16 milioni di euro», scrive Mugnai. Ora, stando così le cose, «la Regione – si legge ancora nell’atto – dovrebbe ristornare tale importo nelle casse della società o restituire le azioni al Comune». A ciò si somma, tanto per restare in ambito matematico, che «nel corso del Consiglio Comunale sulle Terme il Sindaco di Montecatini avrebbe dichiarato  che le terme non hanno valore, senza che il segretario comunale contestasse tale affermazione».

E quindi: che si fa? «Cosa intende fare l’amministrazione  regionale per superare i problemi sopra descritti?», domanda Mugnai alla Regione. Risposta attesa in 60 giorni.

martedì 29 novembre 2016

Tutela area Unesco dal commercio trash, Mugnai e Stella (FI): «Caro Nardella, la legge per Firenze c’è dal 2005. Non serviva la Madia. Agli asini che volano non ci crede più nessuno, ma nemmeno alle bufale»

Forza Italia rivendica anche l’azione specifica in Palazzo Vecchio nel 2010: «Quella della giunta fiorentina è solo fregola referendaria»


Marco Stella e Stefano Mugnai
«Caro sindaco Nardella, la legge per tutelare il centro storico fiorentino dal commercio trash esiste già: è la legge regionale 28 del 7 febbraio 2005, ovvero il Codice del Commercio che la giunta toscana si accinge a rinnovare ma che è tutt’oggi vigente. Non serviva certo la riforma del ministro Madia, per proteggere il capoluogo toscano. Bastava far rispettare le normative in essere»: son piccati gli esponenti regionali di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo) e Marco Stella (componente della commissione II con titolarità anche sul commercio e lo sviluppo economico, nonché vicepresidente dell’assemblea toscana) nel ribattere al sindaco di Palazzo Vecchio che si è detto preoccupato dall’impatto che la bocciatura della riforma Madia avrà sulla tutela delle aree Unesco.

sabato 26 novembre 2016

Al CTO di Firenze si muore per le scale, Mugnai (FI): «Assurdo morire per trauma cranico lì dove si va a curare i traumi»

Il Vicepresidente della Comm. sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai: «Invito la Regione ad accertare la dinamica dei fatti»


«CTO: morte per le scale. Non il titolo di una fiction ma il giallo di una realtà che lascia sconcertati e che ci mette davanti alla verità che si può morire per trauma cranico nel Centro ospedaliero dove ci si ricovera per curarli, i traumi. Al di là delle ipotesi della magistratura, questo è un episodio su cui riflettere e invito la Regione a farne caso di scuola accertando la dinamica esatta dei fatti per evitare che simili eventi si possano ripetere»: così  il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia) sul decesso del 72enne ricoverato nella neurologia del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) di Firenze e trovato morto, secondo le prime evidenze autoptiche dopo diversi minuti di agonia, per le scale tra il quinto e il quarto piano dell’edificio quando ormai era troppo tardi.


All’ospedale di Lucca tira e molla sui posti letto, Mugnai (FI): «E’ la solita sanità delle tre carte: si gioca d’azzardo sui numeri e a perdere sono sempre operatori e cittadini»

Il Vicepresidente della Comm. sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai presenta un’interrogazione: «Voglio un piano nero su bianco»


Ti aggiungo 10 posti letto in prefettura, meno 4 che ti trasferisco perché intanto ti chiudo medicina d’urgenza, più 6 letti nei reparti meno 4 perché dovevano essere 10 ma intanto nicchio sull’aumento dei personale così l’attuale organico giuppersù ce la può fare e però allora con i 4 letti per i pazienti in dimissione te ne libero altri 4 in reparto e allora si va a 10 però ti sposto il paziente come un piolino di letto in letto: confusi? «Anche noi. E anche i cittadini. E anche i sindacati. E anche i medici. Tutti – sbotta il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia) restano imbambolati in questo gioco delle tre carte della sanità a cui le Asl e la giunta regionale ci hanno ormai purtroppo abituati e che a Lucca sta assumendo, stante la criticità della situazione, contorni preoccupanti».
         

mercoledì 23 novembre 2016

Inchiesta Clean City, l’Anticorruzione su SEI Toscana e Sienambiente. Mugnai (FI) e Donzelli (FdI): «Necessari approfondimenti e assunzione di responsabilità politica del Pd»

La notizia piomba in pieno consiglio regionale

Da sinistra Giovanni Donzelli e Stefano Mugnai
Inchiesta Clean City, arriva il provvedimento Anac: è di quest’oggi la comunicazione con protocollo 0173689 con cui l’Autorità nazionale anticorruzione mette a parte la Servizi Ecologici Integrati Toscana srl (Sei Toscana) e la Siena Ambiente spa di avere avviato le procedure di proposta di adozione di gestione straordinaria, ovvero ciò che la normativa definisce come «misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio». 
Il riferimento, si legge nella comunicazione, è «all’appalto per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ATO Toscana Sud aggiudicato a Siena Ambiente spa in qualità di capogruppo e mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese».
La notizia è piombata in aula annunciata al microfono dal capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli che ha immediatamente chiesto una comunicazione in aula da parte della giunta regionale. E il capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai commenta: «La misura era stata immediatamente richiesta all’indomani dell’evidenza dell’inchiesta sulla gara, e l’Anac ha evidentemente ravvisato i presupposti per poter procedere. Naturalmente nostre priorità adesso sono l’accertamento della verità dei fatti, la continuità del servizio e il ripristino di garanzie di trasparenza». 
«Adesso – aggiunge Donzelli – si rende necessario procedere a un approfondimento serio che includa la verifica della regolarità di tutti i rapporti in essere tra pubblica amministrazione e queste due aziende. A questo punto il Pd non può continuare a fischiettare sulle responsabilità politiche, dal momento che si tratta di aziende emanazione di enti locali in cui loro hanno governato per anni».
Secondo le linee guida di applicazione del provvedimento, esso è attivabile sulla base di tre presupposti specifici tra cui, oltre alla pendenza di un procedimento penale per fatti corruttivi, il rilievo di «situazioni anomale e sintomatiche di condotte illecite o eventi criminali».

giovedì 17 novembre 2016

A Prato un ospedale piccolo piccolo, Mugnai e Mazzetti (FI): «Un Pd che si ingioiella con le patacche. E lo spreco lo paga la gente»

Forza Italia ricorda: «L’avevamo previsto fin dal progetto. E ora lo stesso problema si presenta anche al ‘gemello’ di Lucca»

L'esterno del Santo Stefano
C’era una volta un ospedale piccolo piccolo: quello di Prato che, col suo ‘gemello’ di Lucca, si presentava come insufficiente fin dal primo vagito del suo progetto. Lo ricorda, oggi che il Pd fa mea culpa mentre pensa a una nuova ala che faccia finalmente spiccare il volo al nuovo ospedale Santo Stefano, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia) che – insieme al coordinatore provinciale degli azzurri a Prato Erica Mazzetti – lancia l’affondo: «Questo Pd si ingioiella con le patacche, e lo spreco poi lo paga la gente. Perché questo nuovo ospedale, realizzato come i suoi altri tre ‘colleghi’ di project financing più per far vanto all’ex assessore alla sanità e oggi governatore Rossi che per qualificare l’ospedalità toscana, è troppo piccolo per due ordini di motivi: perché è piccino davvero e perché manca tutta la rete di sanità territoriale a fargli da necessario supporto, esito, prodromo e corollario. Quand’è che verranno finalmente realizzate, come prevede il sistema sanitario per intensità di cura?».

Chirurgia Vascolare a Grosseto, preoccupazione di Forza Italia. Mugnai e Marrini (FI): «No ai depotenziamenti, vogliamo una sanità diffusa e accessibile»


Da sinistra Marrini, Mugnai e il sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna
Meno di un mese fa, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia) aveva presentato un’interrogazione in cui – alla luce del primariato vacante ormai da qualche mese – domandava chiarezza sulle prospettive della chirurgia vascolare a Grosseto. La risposta è arrivata non in via istituzionale ma mediatica, con l’assessore regionale di settore che l’altro giorno a Castiglion della Pescaia ha dichiarato che di quella specialità verrà fatta una «unità operativa semplice dipartimentale». Ecco dunque che le preoccupazioni espresse da Forza Italia, e rivelatesi quanto mai fondate, oggi si rinfocolano.

mercoledì 16 novembre 2016

Forteto a Roma, Mugnai (FI): «Dal Pd un’imbarazzante fuga dalla ricerca della verità»


Mugnai accanto a Deborah Bergamini, Paolo Bambagioni e Giovanni Donzelli a Montecitorio


Il Presidente di Forza Italia nel Consiglio regionale toscano Stefano Mugnai (Fi)  commenta l’esito della missione in Parlamento

«L’atteggiamento dei parlamentari del Pd rispetto alla vicenda Forteto che oggi, con i colleghi della commissione regionale d’inchiesta, siamo andati a rappresentare a Roma, è stato imbarazzante. A fronte del desiderio dei parlamentari d’opposizione di mettersi in gioco per fare chiarezza su questa orribile vicenda di abusi perpetrati per decenni con la ‘distrazione’ colpevole del sistema politico di governo in Toscana e degli ambienti giudiziari, si registra un impressionante arroccamento veteroideologico da parte degli esponenti del Pd che tra l’altro in momenti e ambienti diversi hanno tutti utilizzato i medesimi argomenti, con le medesime parole. Il registro? Quello della nota diffusa ieri dal capogruppo regionale del Pd Leonardo Marras. Addirittura, il presidente del Senato Grasso, per dimostrare di aver letto la documentazione, cita il progetto Oltre: peccato che di quel progetto non si parli da nessuna parte se non nella nota con cui ieri Marras ha evidentemente voluto dettare la linea».

«E che dire dell’onorevole Beni, che ci ha salutato con un ‘valuteremo’ per poi affidare alle agenzie un no secco all’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta con la giustificazione che il lavoro delle commissioni regionali è già ottimo? Beh, ma l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta è proprio una delle richieste frutto di quel lavoro definito ottimo. Non se ne viene a capo. La verità è che ancora una volta, se a livello regionale anche grazie a una pressione mediatica consapevole si è rotto il muro del silenzio, a livello nazionale torna il rigurgito del Pd che si sottrae a un confronto serio aperto a ogni eventuale esito. Imbarazzante davvero».

Così il capogruppo regionale toscano di Forza Italia Stefano Mugnai, presidente della prima Commissione regionale d’inchiesta sul Forteto e componente della seconda, di ritorno da Roma dopo la presentazione del lavoro delle Commissioni toscane in parlamento.

martedì 15 novembre 2016

Ospedale di Livorno, diagnostica in ginocchio tra furti e guasti; Mugnai (FI): «La Regione si pronunci sui provvedimenti da attuare»

L'esterno dell'ospedale di Livorno
Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «Perché il sistema d’Area vasta non funziona da paracadute in questi casi?»

Prima il guasto al macchinario della risonanza magnetica, poi il furto di attrezzature negli ambulatori della gastroenterologia: in pochi giorni due eventi avversi hanno messo in ginocchio l’attività diagnostica presso l’ospedale di Livorno, e a nulla sono valsi finora gli appelli a ottenere macchinari ‘supplenti’ in prestito dalle altre Asl di Area vasta. Così, se da un lato l’assicurazione copre i danni patrimoniali subiti dalla Asl per il furto, non altrettanto avviene per i cittadini i cui esami vengono rinviati a data da definire o subiscono un incremento delle liste d’attesa. Di questa dinamica che vede i pazienti sempre lasciati indietro dal sistema chiede conto con un’interrogazione il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia).

Ex sanatorio Banti, dopo scorribande e incendio Mugnai (FI) interroga: «La Regione solleciti sicurezza e faccia il punto sull’alienazione»

Uno scorcio esterno dell'ex sanatorio Banti
Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità ed ex Presidente della Commissione d’Inchiesta sugli immobili delle Asl Stefano Mugnai (FI)

Tra segnalazioni di degrado e scorribande, richieste d’aiuto alla Asl, un piano alienazioni immobiliari che vede l’ex Banti lui sì parecchio immobile e ora, da ultimo, persino un incendio, tanto tuonò che l’interrogazione regionale sul complesso dell’ex sanatorio di Vaglia alla fine piovve. A depositarla questa mattina è stato il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia) che, nella passata legislatura, ebbe a presiedere la Commissione regionale d’inchiesta sulla gestione del patrimonio immobiliare delle Asl la cui relazione conclusiva unitaria ad oggi pare essere rimasta lettera morta, presso la giunta.

giovedì 10 novembre 2016

ATO Sud rifiuti sotto inchiesta; Mugnai (FI): «E’ il sistema Toscana, bellezza. Ma scricchiola! E l’ingranaggio genera-consensi del Pd inceppato blocca la regione»

Intervento del Presidente del gruppo regionale Forza Italia e Coordinatore regionale Forza Italia Toscana Stefano Mugnai

«L’Ato rifiuti Toscana Sud travolto da una bufera giudiziaria? E’ il sistema toscana, bellezza. Ma scricchiola. E scricchiola ormai da tempo, con evidenti segni di cedimento scanditi da inchieste che si susseguono su vicende tutte legate a logiche politiche: il buco di bilancio che ha messo in default la ex Asl 1 di Massa Carrara, le sorti di Banca Etruria e Monte dei Paschi di Siena, e ora l’Ato rifiuti Toscana Sud».
«Il punto è che c’è un filo conduttore, in tutto questo, ed è ascrivibile a un modo di amministrare la cosa pubblica che il Pd, nelle sue declinazioni storiche, ha improntato sulla logica della costruzione del consenso, anche con politiche clientelari praticate soprattutto attraverso gli enti locali fin quando è stato possibile e dopo, cambiato il quadro normativo, attraverso le partecipate. Perché queste ultime certo, si configurano come soggetti di diritto privato, ma rispondevano comunque a una logica politica chiara, quella del Pd. Per capirlo era sufficiente guardare chi sedeva sulle poltrone di vertice, in gran parte ex sindaci, ex assessori, ex segretari tutti del Pd».
«Poi la normativa si trasforma, e allora si vanno a mettere a gara i servizi su larga scala, creando consorzi ad hoc per far sì che sostanzialmente gli affidamenti avvengano sempre verso i medesimi soggetti. Si includono soggetti privati, ma anche in questo caso – e penso alla Castelnuovese – sono giuppersù sempre gli stessi e hanno dalla loro una rete di relazioni evidenti con il potere politico targato Pd. Però ci sono i bandi, e lì si stringono le maglie a più non posso in un taglia e cuci di imbuti a misura di uno. La riprova è che quando, come nel caso della gara regionale per il trasporto pubblico locale, accade qualcosa di ‘strano’ per la Toscana, ovvero partecipa più di un concorrente, ecco che allora salta il banco perché per il committente, nel caso specifico la Regione Toscana, non si realizza quanto nelle previsioni».

«E adesso? Adesso è ovvio: noi speriamo che la magistratura faccia rapidamente chiarezza. E bene ha fatto il presidente di Ato Toscana Sud, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, a convocare subito l’assemblea d’Ambito perché ora si tratta di capire da che parte staranno i sindaci uno a uno: da quella dei cittadini di Grosseto, Arezzo e Siena che hanno necessità di vedersi assicurato il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, o magari ci sarà qualcuno che nicchia non prendendo posizione netta rispetto ai fatti che stanno emergendo? Perché su questa vicenda di conflitti d’interesse che ne sono a decine; anche per alcuni sindaci targati Pd. In questo momento vi è la necessità di garantire il servizio nella massima trasparenza. Se poi l’affidamento del servizio sia avvenuto in maniera illegale ce lo dirà l’inchiesta. In quel caso non si potrà far finta di niente».

Sulla questione il Presidente ha presentato un'interrogazione in Consiglio regionale

mercoledì 9 novembre 2016

A Lucca l’esame per l’osteoporosi si fa nel 2018; Mugnai (FI): «Fantascienza o realtà? Alla faccia della medicina preventiva»


Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «La giunta si riempie la bocca di proclami, intanto la situazione è questa»

«Spazio 1999 era una serie televisiva ormai vintage di fantascienza. MOC 2018 invece è il reality sanitario con cui si misurano i cittadini toscani quotidianamente. Alla faccia della medicina preventiva»: ci va giù di sarcasmo, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia), nel portare all’attenzione della giunta regionale l’ennesimo caso di lista d’attesa sanitaria fuori misura rilevato a Lucca.

Sono di questa mattina le cronache locali che riportavano, scrive Mugnai nell’interrogazione da lui appena protocollata, «che per effettuare una densitometria ossea (MOC - mineralometria ossea computerizzata) una paziente lucchese ha ottenuto dal Cup il primo appuntamento utile per il 9 febbraio 2018, con un’attesa in giorni pari a 457 unità». Naturalmente, riporta l’esponente di Forza Italia, «impossibilitata a sostenere cotanta attesa, stante la sua routine di controlli, la paziente dovrà ricorrere a una struttura privata per ottenere la medesima prestazione». 

E a poco valgono, secondo Mugnai, le giustificazioni accampate dalla Asl circa la presunta inappropriatezza prescrittiva a cui proprio la MOC sarebbe particolarmente soggetta: «La MOC – osserva infatti Mugnai – trova impiego di particolare efficacia in ambito preventivo di patologie come la osteoporosi, il che parrebbe confliggere con l’indicazione, asserita dalla Asl, di derogabilità “nell’ambito di una strategia terapeutica in pazienti con specifiche patologie”, dal momento che l’esame serve per l’appunto eventualmente anche a rilevarle».

Quindi, domanda Mugnai alla giunta toscana, delibere e proclami a parte, nel concreto, come la mettiamo? Come si va ad incidere, all’atto pratico, per risolvere o quanto meno mitigare il problema? La risposta dell’organo di governo della Toscana è attesa in 60 giorni in forma scritta.

Ospedale della Gruccia, declassata Anestesia; Mugnai (FI): «La giunta spieghi questo impoverimento progressivo senza fine»


Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «La Regione promette prospettive negate dai provvedimenti Asl»
L'ospedale di Santa Maria alla Gruccia
«Chiarezza sulle prospettive dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia soggetto a costante e progressivo impoverimento»: è quanto in sostanza chiede il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia), in un’interrogazione che chiede conto, nello specifico, dell’annuncio con cui la scorsa settimana si sarebbe decretato il declassamento di Anestesia e Rianimazione da Unità Complessa a Unità Semplice, soggetta alle scelte operative di Arezzo.

martedì 8 novembre 2016

Nodo fiorentino Alta velocità, Mugnai (FI) in aula: «Qui ci si impantana su tutto per un’evidente incapacità amministrativa. Individuare i responsabili per dipanare la matassa»


Il Presidente del gruppo regionale di Forza Italia Stefano Mugnai intervenuto poco fa nel dibattito in Consiglio regionale

Oggi in Consiglio regionale si è parlato di Alta velocità ferroviaria


«Altrove le cose si fanno; le stazioni dell’Alta velocità ci sono. Qui invece ci si impantana su tutto e c’è un’evidente incapacità amministrativa da parte di chi ha sempre governato: il Pd nelle sue declinazioni storiche. Bisogna innanzitutto individuare i responsabili, che sono il bandolo di questa matassa da dipanare per porre rimedio al gap infrastrutturale che penalizza la nostra regione»: chiude così il suo intervento in aula a seguito della comunicazione di giunta sul nodo fiorentino Alta velocità Stefano Mugnai, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale che ha parlato in replica all’assessore regionale ai trasporti.