Paolo Barabino (in piedi) e Stefano Mugnai |
Chirurgia: ad un
anno e mezzo dal pensionamento dell’ormai ex primario, non c’è ancora il bando
per la copertura del posto. Riabilitazione: è un’eccellenza, ma al momento non
se ne prospetta alcun potenziamento né valorizzazione. Anestesia e
Rianimazione: si va avanti senza un Primario e con un incarico di facente
funzioni da quattro anni. E’ con queste tre pennellate di grigio che il
Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana
Stefano Mugnai (capogruppo Forza
Italia) ed il responsabile regionale enti locali di FI Paolo Barabino fanno il ritratto
dell’ospedale di Cecina, arrivando a concludere che una simile situazione
«induce a pensare a compromessi al ribasso e ad una scarsa volontà di mantenere
l’Ospedale di Cecina ai livelli di efficienza del passato». Come la mettiamo?
Mugnai lo domanda alla giunta regionale, formalizzando le sue perplessità entro
un’interrogazione alla stessa giunta regionale toscana in cui chiede certezze
di prospettiva sul futuro di questi tre nodi cruciali, certo, ma anche in
generale per capire quali intenzioni ci siano rispetto agli standard di
attività di un ospedale a cui la cittadinanza tiene e di cui l’area ha
flagrante bisogno.