mercoledì 7 dicembre 2016

Blocco Fornero perequazione delle pensioni, Mugnai (FI): «C’è tempo fino al 31 dicembre per avanzare ricorso: ecco come. In Toscana interessata platea di oltre 320mila pensionati»

Il capogruppo Fi in Regione Stefano Mugnai: «Si dia attuazione a nostra mozione approvata all’unanimità nel marzo scorso»

Una delle tappe, quella pratese, della campagna Giustizia per i Pensionati
promossa da Forza Italia. Sulla destra Sangaletti, poi Mugnai
«Informare i cittadini interessati dal blocco pensionistico del 2011 (cosiddetto “blocco Fornero”) della possibilità, rivolgendosi ai propri legali di fiducia o ai patronati presenti sul territorio, di interrompere la prescrizione dei loro diritti». Questo, insieme all’invito alla giunta regionale «a sollecitare il Governo a intervenire rapidamente per dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale» a favore dei titolari di pensione interessati dalla legge Fornero, prevedeva la mozione 228 promossa dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai approvata all’unanimità dall’assemblea toscana il 2 marzo scorso.
«Il governo Renzi – ricorda Mugnai – con il D.L. 65/2015 non ha dato applicazione alla sentenza della Corte costituzionale 70/2015 che ha dichiarato illegittima la legge 214/2011  Monti/Fornero e, pertanto, lo obbligava a restituire ai pensionati la perequazione delle pensioni,  per gli anni 2012 e 2013 e seguenti che era stata loro sottratta dal governo Monti/Fornero, bloccando sostanzialmente un aumento applicato annualmente dall’Inps per adeguare l’importo delle pensioni agli aumenti del costo della vita. La legittimità di tale legge, su richiesta di alcuni Tribunali, tra i quali Palermo, Brescia, Milano, Napoli, Genova, Torino, Cuneo, e le Corte dei Conti Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lombardia, è attualmente al vaglio della stessa Corte Costituzionale. Il prossimo 31 dicembre scade comunque il termine per fare ricorso; dopo di che c'è la prescrizione e si perdono non solo la perequazione per gli anni 2012/2013 ma anche i relativi adeguamenti derivanti dalla mancata perequazione per gli anni a venire».
Mugnai oggi torna a chiedere l’attuazione della propria mozione poiché ormai i tempi stringono: «Vogliamo ricordare ai cittadini – ammonisce il capogruppo azzurro e coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana – che c’è tempo fino al prossimo 31 dicembre per presentare ricorso. Un’informazione importante che vogliamo raggiunga tutti coloro che hanno diritto di ricorrere, e sono moltissimi. La legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha infatti escluso per gli anni 2012 e 2013 la rivalutazione automatica di tutte le pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo Inps dell’anno rivalutato, ovvero 1443 € mensili lordi. Tutti i trattamenti pensionistici di importo superiore sono stati esclusi da rivalutazione. Sul totale di 16.533.152 pensionati, oltre 5 milioni sono stati esclusi da rivalutazione, un pensionato su tre. Per questo è importante che chi ha diritto si rivolga ai propri legali o ai patronati per riavere indietro ciò che gli spetta di diritto», afferma Mugnai ricordando che Forza Italia con il suo Movimento Seniores, che ha con un proprio canale dedicato, da sempre ha rivendicato e difeso i legittimi interessi dei pensionati sottratti prima da Monti e ora da Renzi.
«Scrivendo una email a forzaitaliaseniores.toscana@gmail.com – invita Mugnai insieme al responsabile regionale dei Seniores azzurri Gianfranco Sangaletti a inoltrare ricorso entro il 31 dicembre 2016– si potranno ricevere istruzioni e modulistica adatta, così da velocizzare l’inoltro delle pratiche. Anche perché qui non si parla di una platea di nababbi – ricordano – ma di oltre 5 milioni di pensionati e in Toscana sono oltre 320.000 che percepiscono a partire dai 1.450 euro lordi con i quali spesso fungono da ammortizzatore sociale a figli o nipoti senza lavoro o con occupazione precaria. Noi chiediamo di sollecitare il governo alla piena applicazione della sentenza perché le sentenze si rispettano e vanno ripristinate giustizia ed equità sociale».


Siderurgia Piombino, Mugnai (FI) alla Regione: «Avanti coi risultati e tavolo regionale per l’indotto con estensione degli ammortizzatori»

Insieme al coordinatore provinciale Bottino, da Fi attenzione all’acciaio piombinese: «Ma noi non solo in occasione delle campagne elettorali»


L'area siderurgica di Piombino
Guardia alta per il comparto acciaio a Piombino, con l’istituzione di una task force regionale dedicata e l’attivazione di un tavolo ad hoc per l’indotto che punti ad estendere le tutele e gli ammortizzatori anche ai lavoratori non metalmeccanici: è quanto il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai (che è anche coordinatore regionale degli azzurri toscani) domanda alla giunta regionale in un’interrogazione che formalizza le prese di posizione con cui Forza Italia si era espressa nei giorni scorsi. Il tutto, come spiega l’interrogazione di Mugnai, all’indomani della seduta di Consiglio comunale piombinese in cui l’assemblea cittadina «non ha potuto che registrare il permanere della situazione di difficoltà, rappresentata direttamente dall’amministratore delegato di Aferpi Fausto Azzi».
Malgrado le promesse del governo regionale, di esponenti della giunta e della maggioranza della Regione circa una prossima conclusione dell’annosa crisi in cui versa il comparto produttivo dell’acciaio a Piombino, i risultati si fanno desiderare. Anche malgrado il Piano integrato di riconversione e riqualificazione (PRRI) approvato nel 2015 e i Protocolli d’insediamento per le cui manifestazioni d’interesse il bando rimane aperto fino a esaurimento risorse. Ma i risultati, se ci sono, dove sono? Anche perché se Aferpi piange, l’indotto non ride di certo. Per di più, osserva Mugnai insieme al coordinatore provinciale di Forza Italia a Livorno Maristella Bottino, «i lavoratori non metalmeccanici dell’indotto Aferpi hanno pari rischi ma non pari tutele. E invece su questa partita non va lasciato indietro nessuno».