venerdì 23 dicembre 2016

MPS, Mugnai (FI): «Responsabilmente tutelati lavoro e risparmi. Ora però riconsiderare anche il trattamento obbligazionisti Bpel e altre»

Il Presidente Brunetta con Mugnai a Firenze
nel corso di una conferenza stampa
«Su Monte dei Paschi di Siena Renzi e il suo governo hanno perso tempo per gli interessi referendari, vistosamente falliti, del premier. Con grande responsabilità oggi Forza Italia si è schierata a salvaguardia dei risparmiatori e dei lavoratori della banca più antica del mondo che nei secoli ha saputo tessere legami solidi col territorio e il suo sviluppo. Si tratta di un patrimonio da non disperdere. In questo senso procede il voto favorevole, mercoledì scorso, alla risoluzione con cui si autorizzava il ricorso al debito per 20 miliardi di euro. Sulla base delle richieste avanzate da Forza Italia, la risoluzione approvata dal parlamento è stata modificata inserendo l’impegno del governo a definire i prossimi provvedimenti, qualora ve ne fosse bisogno, in un quadro di ampia condivisione con tutti i gruppi parlamentari. Per questo il presidente del gruppo Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, l’onorevole Deborah Bergamini e l’intera compagine dei deputati azzurri sono già impegnati nella formulazione di interventi migliorativi rispetto al decreto approvato nella notte dal parlamento».
«Non ci sfugge tuttavia la disparità assoluta di trattamento subita dagli obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti e più di recente Veneto Banca rispetto ai risparmiatori Mps. I primi sono finiti sul lastrico in virtù di un decreto, quello del 22 novembre 2015, che ha salvato le banche condannando loro alla perdita dei risparmi di una vita. Con Mps si sono adoperate ben altre cautele che ora vogliamo vengano estese anche agli altri cittadini, riconsiderando la posizione degli obbligazionisti di Banca Etruria e delle altre banche oggetto di salvataggio lo scorso anno. Anche in questo senso procederà l’azione emendativa del presidente Brunetta e dell’intero gruppo dei deputati azzurri. Perché la responsabilità non può essere intermittente come le luminarie di Natale».
«Il passo successivo dovrà consistere nell’individuazione delle responsabilità su questa pagina della finanza italiana, da accertarsi eventualmente anche attraverso una commissione d’inchiesta parlamentare».


Così il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana e capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai sulle vicende del sistema bancario italiano e, in particolare, del Monte dei Paschi di Siena. 

martedì 20 dicembre 2016

Perimetrazione distretti sanitari, Mugnai (FI): «Sotto l’albero della salute schiaffo per l’Aretino. Accorpati i non consenzienti, divise le zone omogenee»

Attacco del Vicepresidente della Comm. sanità Stefano Mugnai: «Già chieste audizioni di sindaci e comitati in commissione. Iter in ritardo di 6 mesi»


     «Sotto l’albero di Natale del sistema salute, è partito lo schiaffo al territorio aretino»: così il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Fi) all’indomani della seduta con cui la giunta regionale ha varato, nella serata di ieri, la riperimetrazione delle zone distretto della sanità, destinate a passare in Toscana da 34 a 26, Elba esclusa: «Il provvedimento arriva con 6 mesi di ritardo nell’iter legislativo e – attacca Mugnai – prende sottogamba gli auspici di sindaci, cittadini, operatori: è una riforma che passa sui territori carezzandoli col garbino della carta vetrata. Questo ulteriore step di certo va ad indebolire i territori e a far perdere ad intere zone la propria autonomia rivendicata anche con forza in questi mesi».
    «Nella provincia di Arezzo – prosegue – si vanno di fatto a marginalizzare zone già rese periferiche da anni di politiche sanitarie distratte, come per il Casentino e la Valtiberina. Certo, rispetto all’ipotesi iniziale che ne vedeva l’unione fredda e improbabile, aver inserito nel distretto anche Arezzo mitiga il disagio. E’ il minore dei mali, insomma, ma pur sempre di mali si sta parlando».
    Per paradosso, poi: «Dove invece c’era la volontà chiara e forte di unirsi, come nel Valdarno aretino con quello fiorentino, il Pd si è rifiutato di modificare la propria legge per accogliere le istanze di quella comunità omogenea. E’ assurdo». Mugnai ha già messo le mani avanti: «Da qui, con sei mesi di ritardo dal momento che il provvedimento sarebbe dovuto passare in Consiglio prima entro fine giugno e poi entro l’anno, inizia l’iter consiliare. Io ho già chiesto che in Commissione si ascoltino tutti gli amministratori interessati e tutti gli attori coinvolti nella nuova perimetrazione delle zone distretto».

lunedì 19 dicembre 2016

Bando per giovani agricoltori, Mugnai (FI): «Gli interessati lamentano maglie troppo strette. La Regione valuti l’adozione di correttivi»


Interrogazione del Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai


«I bandi regionali per lo sviluppo rurale nascono per aiutare e finanziare le aziende agricole che si impegnano nella cura del territorio per la fiducia accordatagli. Il mio pianto nasce dalla rabbia del fatto che in un anno sono stati finanziati 120 milioni di euro per i giovani agricoltori, ma a me è stato negato tutto, mi sono trovato a competere in un bando con persone che non appartengono in nessun modo a questo mondo, con regole e caratteristiche ben lontane dalle esigenze vere di questo settore, ma sembrano impostate proprio per aiutare quest’ultimi»: a lanciare l’acuto è un giovane agricoltore lunigianese che, attraverso una lettera aperta, con la sua voce ha raggiunto gli uffici del Consiglio regionale da dove il Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai ne ha raccolte le istanze traducendole in interrogazione alla giunta regionale. La richiesta? Semplice: valutare l’adozione di correttivi che allineino il bando alla reale platea di aspiranti fruitori.
«Il bando in questione – spiega Mugnai – è nato con la finalità di favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo, e rientra nell’ambito di Giovanisì (www.giovanisi.it), il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Alla luce di quanto il giovane agricoltore di Aulla ci ha segnalato, adesso alla giunta regionale domandiamo “se abbiano considerato l’efficacia delle premialità derivanti dal bando regionale sugli agricoltori” e “se intendano adottare i correttivi necessari a garantire l’efficacia del bando bando Aiuto all'avviamento di imprese per giovani agricoltori - Pacchetto Giovani - 2016 scorrendo le graduatorie”». La risposta è attesa in forma scritta.

venerdì 16 dicembre 2016

Asl Toscana sud, stipendi dei sanitari a macchia di leopardo; Mugnai (FI): «La Regione parifichi subito retribuzioni e carriere»

Interrogazione del Vicepresidente della commissione sanità Stefano Mugnai


La ‘Aslona’ Toscana Sud è realtà ormai da quasi un anno. Mentre però tutto si va unificando, gli stipendi dei sanitari non sono ancora tutti uguali dall’una all’altra zona ex Asl. A rilevarla disparità di trattamento, avendone ricevuta segnalazione, è – tramite interrogazione alla giunta regionale – il Vicepresidente della Commissione sanità dell’assemblea toscana Stefano Mugnai (che è anche capogruppo di Forza Italia). Secondo quanto risulta a Mugnai, «i medici di Grosseto sarebbero pagati in media il 10% in meno rispetto ai colleghi di Arezzo e di Siena con differenze medie pro capite di 4.144 euro che, se moltiplicate per i 548 dirigenti porta ad un ammanco di circa € 2.270.912 limitatamente al solo anno 2015».

giovedì 15 dicembre 2016

Ormeggi d’oro lungo il Bruna, stangata dall’addizionale regionale; Mugnai (FI): «Non sono state valutate le conseguenze. Ora correttivi»

Interrogazione del Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai

Ormeggi lungo le rive del Bruna
Si snoda per una settantina di chilometri a settentrione della provincia di Grosseto il fiume Bruna che, andando a sfociare all’altezza di Castiglion della Pescaia, offre sponde ghiotte a tanti ormeggiatori. Ebbene: a causa dell’aumento dell’imposta sulle concessioni del demanio idrico a cui ha proceduto la Regione Toscana ora quegli ormeggi, toccati come da Re Mida, sono diventati d’oro. Come fossero sulla spiaggia. O in un porto. Le aziende sono frastornate. Molte di loro paventano il rischio di dover chiudere per l’insostenibilità attuale dei costi, «con un aumento del 50% del canone che fa lievitare le concessioni del 250% rispetto al 2015» visto che i titolari degli ormeggi dovrebbero versare «in un’unica soluzione l’addizionale regionale degli ultimi 5 anni».
«La tassa è iniqua», tuona il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai. «La si corregga», invoca anche nella forma istituzionale di

Asl Toscana centro, dirigente degli infermieri in arrivo dalla Regione Marche; Mugnai (FI): «Possibile che nessuno fosse all’altezza tra i 25 col profilo utile già presenti in azienda?»

Interrogazione del Vicepresidente della commissione sanità Stefano Mugnai

Sono 25, nella Asl Toscana Centro della Regione Toscana, gli operatori sanitari il cui profilo professionale è adatto per poter aspirare al ruolo di dirigente delle professioni infermieristiche. Ciò nonostante, quando all’inizio del mese si è trattato di conferire quell’incarico la direzione aziendale è andata a pescare dagli organici della Regione Marche, ottenendo il comando di un professionista da lì con durata di un anno, rinnovabile. Perché, se sulla carta il suo profilo è sovrapponibile a quello di altre 25 persone già in Asl? Vuol vederci chiaro, su questa faccenda, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (che è anche capogruppo) e per questo ha depositato questa mattina un’interrogazione alla giunta regionale invitando le strutture competenti a rispondere in forma scritta.

mercoledì 7 dicembre 2016

Blocco Fornero perequazione delle pensioni, Mugnai (FI): «C’è tempo fino al 31 dicembre per avanzare ricorso: ecco come. In Toscana interessata platea di oltre 320mila pensionati»

Il capogruppo Fi in Regione Stefano Mugnai: «Si dia attuazione a nostra mozione approvata all’unanimità nel marzo scorso»

Una delle tappe, quella pratese, della campagna Giustizia per i Pensionati
promossa da Forza Italia. Sulla destra Sangaletti, poi Mugnai
«Informare i cittadini interessati dal blocco pensionistico del 2011 (cosiddetto “blocco Fornero”) della possibilità, rivolgendosi ai propri legali di fiducia o ai patronati presenti sul territorio, di interrompere la prescrizione dei loro diritti». Questo, insieme all’invito alla giunta regionale «a sollecitare il Governo a intervenire rapidamente per dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale» a favore dei titolari di pensione interessati dalla legge Fornero, prevedeva la mozione 228 promossa dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai approvata all’unanimità dall’assemblea toscana il 2 marzo scorso.
«Il governo Renzi – ricorda Mugnai – con il D.L. 65/2015 non ha dato applicazione alla sentenza della Corte costituzionale 70/2015 che ha dichiarato illegittima la legge 214/2011  Monti/Fornero e, pertanto, lo obbligava a restituire ai pensionati la perequazione delle pensioni,  per gli anni 2012 e 2013 e seguenti che era stata loro sottratta dal governo Monti/Fornero, bloccando sostanzialmente un aumento applicato annualmente dall’Inps per adeguare l’importo delle pensioni agli aumenti del costo della vita. La legittimità di tale legge, su richiesta di alcuni Tribunali, tra i quali Palermo, Brescia, Milano, Napoli, Genova, Torino, Cuneo, e le Corte dei Conti Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lombardia, è attualmente al vaglio della stessa Corte Costituzionale. Il prossimo 31 dicembre scade comunque il termine per fare ricorso; dopo di che c'è la prescrizione e si perdono non solo la perequazione per gli anni 2012/2013 ma anche i relativi adeguamenti derivanti dalla mancata perequazione per gli anni a venire».
Mugnai oggi torna a chiedere l’attuazione della propria mozione poiché ormai i tempi stringono: «Vogliamo ricordare ai cittadini – ammonisce il capogruppo azzurro e coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana – che c’è tempo fino al prossimo 31 dicembre per presentare ricorso. Un’informazione importante che vogliamo raggiunga tutti coloro che hanno diritto di ricorrere, e sono moltissimi. La legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha infatti escluso per gli anni 2012 e 2013 la rivalutazione automatica di tutte le pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo Inps dell’anno rivalutato, ovvero 1443 € mensili lordi. Tutti i trattamenti pensionistici di importo superiore sono stati esclusi da rivalutazione. Sul totale di 16.533.152 pensionati, oltre 5 milioni sono stati esclusi da rivalutazione, un pensionato su tre. Per questo è importante che chi ha diritto si rivolga ai propri legali o ai patronati per riavere indietro ciò che gli spetta di diritto», afferma Mugnai ricordando che Forza Italia con il suo Movimento Seniores, che ha con un proprio canale dedicato, da sempre ha rivendicato e difeso i legittimi interessi dei pensionati sottratti prima da Monti e ora da Renzi.
«Scrivendo una email a forzaitaliaseniores.toscana@gmail.com – invita Mugnai insieme al responsabile regionale dei Seniores azzurri Gianfranco Sangaletti a inoltrare ricorso entro il 31 dicembre 2016– si potranno ricevere istruzioni e modulistica adatta, così da velocizzare l’inoltro delle pratiche. Anche perché qui non si parla di una platea di nababbi – ricordano – ma di oltre 5 milioni di pensionati e in Toscana sono oltre 320.000 che percepiscono a partire dai 1.450 euro lordi con i quali spesso fungono da ammortizzatore sociale a figli o nipoti senza lavoro o con occupazione precaria. Noi chiediamo di sollecitare il governo alla piena applicazione della sentenza perché le sentenze si rispettano e vanno ripristinate giustizia ed equità sociale».


Siderurgia Piombino, Mugnai (FI) alla Regione: «Avanti coi risultati e tavolo regionale per l’indotto con estensione degli ammortizzatori»

Insieme al coordinatore provinciale Bottino, da Fi attenzione all’acciaio piombinese: «Ma noi non solo in occasione delle campagne elettorali»


L'area siderurgica di Piombino
Guardia alta per il comparto acciaio a Piombino, con l’istituzione di una task force regionale dedicata e l’attivazione di un tavolo ad hoc per l’indotto che punti ad estendere le tutele e gli ammortizzatori anche ai lavoratori non metalmeccanici: è quanto il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai (che è anche coordinatore regionale degli azzurri toscani) domanda alla giunta regionale in un’interrogazione che formalizza le prese di posizione con cui Forza Italia si era espressa nei giorni scorsi. Il tutto, come spiega l’interrogazione di Mugnai, all’indomani della seduta di Consiglio comunale piombinese in cui l’assemblea cittadina «non ha potuto che registrare il permanere della situazione di difficoltà, rappresentata direttamente dall’amministratore delegato di Aferpi Fausto Azzi».
Malgrado le promesse del governo regionale, di esponenti della giunta e della maggioranza della Regione circa una prossima conclusione dell’annosa crisi in cui versa il comparto produttivo dell’acciaio a Piombino, i risultati si fanno desiderare. Anche malgrado il Piano integrato di riconversione e riqualificazione (PRRI) approvato nel 2015 e i Protocolli d’insediamento per le cui manifestazioni d’interesse il bando rimane aperto fino a esaurimento risorse. Ma i risultati, se ci sono, dove sono? Anche perché se Aferpi piange, l’indotto non ride di certo. Per di più, osserva Mugnai insieme al coordinatore provinciale di Forza Italia a Livorno Maristella Bottino, «i lavoratori non metalmeccanici dell’indotto Aferpi hanno pari rischi ma non pari tutele. E invece su questa partita non va lasciato indietro nessuno».

lunedì 5 dicembre 2016

Referendum, Mugnai (FI): «Renzi cercava il plebiscito e l’ha ottenuto. Ora avanti con l’unità del centrodestra. Si replichi su scala nazionale la positiva esperienza in Toscana»



«Renzi cercava il plebiscito? L’ha ottenuto, ma di segno opposto rispetto ai suoi desideri. Arrivato a Palazzo Chigi senza un voto, ne esce travolto da uno tsunami di voti. Ora spetta al centrodestra costruire un’alternativa che dia speranza e prospettiva agli elettori. L’auspicio è che a livello nazionale si persegua il modello dell’unità del centrodestra che in Toscana, terra di Renzi per eccellenza, abbiamo coltivato con risultati crescenti dal 2015 in qua»: questo il commento con cui il coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana Stefano Mugnai (capogruppo azzurro in Consiglio regionale) accompagna un risultato del referendum sulla riforma costituzionale che ha visto la vittoria di larghissima misura del NO, sostenuto da Forza Italia e dalle altre forze di centrodestra.
E quella di Mugnai sul voto del 4 dicembre è un’analisi di lunga gittata:

Un risultato che viene da lontano
«A mente fredda, Renzi e l’azione del suo governo sono stati bocciati dagli elettori. Il suo buon risultato alle europee arrivava ancora sull’onda della speranza – riflette Mugnai – un po’ come accaduto per il Nobel per la pace a Barak Obama all’indomani del suo insediamento alla Casa Bianca. Ma quando poi, in occasione delle amministrative del 2015 e del 2016, gli elettori si sono trovati a esprimersi sulle cose fatte allora Renzi ne è sempre uscito con le ossa rotte. Il risultato del referendum confermativo è l’inevitabile epilogo di questa parabola.

Nel merito: il fastidio del ‘particolare’
«La cosa che credo abbia più infastidito gli italiani in questa campagna elettorale – incalza Mugnai – è stata l’evidenza con cui Renzi ha dimostrato che a lui non stava tanto a cuore riformare la Costituzione in meglio per il bene dei cittadini, bensì ottenere una legittimazione elettorale mai avuta, anteponendo così il suo interesse politico personale e particolare rispetto a quello del Paese. Così, gli italiani gli hanno rifilato una risposta chiara e netta dicendo NO a una riforma sbagliata e pericolosa, ma anche bocciando l’azione del governo Renzi».

Nel metodo: dividendo non si governa
«Per nascondere il pessimo risultato delle ultime amministrative, Renzi tentò di trasformare il referendum sulla Costituzione in un plebiscito su se stesso: gli italiani l’hanno preso in parola e si sono espressi di conseguenza. Di certo – analizza Mugnai – Renzi non passerà alla storia come premier di sintesi: ha tentato di riformare le regole a colpi di maggioranza anziché mettere tutti attorno a un tavolo, ha diviso gli italiani nella caccia a un plebiscito che gli desse forza, ha diviso persino, come segretario del Pd, il partito che lui stesso sta guidando. Morale: dividendo, non si governa».

In prospettiva: qui Toscana
«Non per dare al SI’ o al NO a questo referendum uno spessore politico-amministrativo, ma è un dato che in due dei tre comuni capoluogo di provincia, Carrara e Lucca, dove si andrà a votare per le amministrative nel 2017 ha prevalso il NO in maniera piuttosto netta. Dopo i grandi successi del centrodestra alle amministrative nel 2015 e poi più ancora nel 2016 – afferma Mugnai – ecco che si fanno sempre più rosee le prospettive per scardinare il sistema di potere della sinistra che Renzi ha ereditato e implementato da par suo».

In prospettiva: unità per il centrodestra
«Adesso sta al centrodestra costruire un’alternativa credibile e capace di dare agli elettori la certezza di un futuro fatto di interessi collettivi delle comunità e non particolari di chi le amministra, fatto di capacità e progettualità in grado di rimettere in moto i nostri comuni e i nostri territori in generale. E il nostro Paese, anche. Il centrodestra deve lavorare all’unità, per l’unità, perché è necessario che noi diamo speranza al Paese, magari replicando su scala nazionale ciò che abbiamo fatto in questi mesi in Toscana, un moloch rosso dove però a partire dal 2015 abbiamo saputo moltiplicare i successi elettorali e mettere con profitto la nostra capacità al servizio dei cittadini».


«Il mio ringraziamento va ai miei vice Massimo Mallegni e Jacopo Ferri, a tutti i coordinatori provinciali e comunali, agli eletti, ai militanti ed agli elettori di Forza Italia in Toscana. Abbiamo sostenuto una lunga e difficile campagna referendaria, partita già nel giugno scorso e la cui sintesi abbiamo raccolto in un volume. Sono orgoglioso di ognuno di voi, del vostro impegno e della vostra dedizione. Grazie!»