mercoledì 9 novembre 2016

Ospedale della Gruccia, declassata Anestesia; Mugnai (FI): «La giunta spieghi questo impoverimento progressivo senza fine»


Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «La Regione promette prospettive negate dai provvedimenti Asl»
L'ospedale di Santa Maria alla Gruccia
«Chiarezza sulle prospettive dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia soggetto a costante e progressivo impoverimento»: è quanto in sostanza chiede il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia), in un’interrogazione che chiede conto, nello specifico, dell’annuncio con cui la scorsa settimana si sarebbe decretato il declassamento di Anestesia e Rianimazione da Unità Complessa a Unità Semplice, soggetta alle scelte operative di Arezzo.

«Quello di anestesia e rianimazione – commenta Mugnai – è uno dei settori più delicati in ambito ospedaliero. Per questo andare a sottrarre autonomia organizzativa e decisionale proprio lì non appare affatto confortante, in prospettiva. E anche in retrospettiva, visto che questo provvedimento arriva in coda a un seguito di iniziative che hanno via via sfogliato l’ospedale di servizi e capacità. Per altro – ricorda l’esponente di Forza Italia anche nel suo documento – è in atto in quell’ospedale un processo che porterà a una serie di pensionamenti nel personale medico, il che in assenza di turn over non favorirà certo l’operatività del presidio».

Per altro, aggiunge Mugnai, «da notizie di stampa, malgrado si neghi al Valdarno fiorentino e aretino di costituirsi in distretto sanitario unico benché interaziendale, si continua a parlare di unificazione del servizio ospedaliero con il Serristori di Figline Valdarno». Qualcosa sfugge, sia per plausibilità che per praticabilità. Per questo Mugnai chiede alla Regione di scrivere le proprie motivazioni per il declassamento, se così è, di «una unità delicata come quella di anestesia e rianimazione» e «se siano in previsione altri declassamenti di altre unità operative nel principale ospedale valdarnese». Ancora, domanda «se esistano prospettive – ed eventualmente quali – di unificazione del servizio ospedaliero tra le strutture Santa Maria alla Gruccia di San Giovanni Valdarno (Asl Toscana Sud Est) e Serristori di Figline Valdarno (Asl Toscana Centro)».

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