mercoledì 30 novembre 2016

Terme di Montecatini, Mugnai (FI): «Comune e Regione smettano di giocare in rimessa con patrimonio collettivo. Subito soluzioni»

L’interrogazione del Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai accende i riflettori anche su un revisore in odor di incompatibilità



Un occhio sul revisore in odor di incompatibilità ma soprattutto basta al gioco di rimessa che sulle Terme di Montecatini sembrano portare avanti gli enti locali coinvolti: Comune e Regione Toscana. E’ in buona sostanza questo ciò che il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai domanda alla giunta regionale nella sua interrogazione in cui chiede soluzioni tempestive e incisive da declinare in risposta nero su bianco.
L’interrogazione è particolarmente articolata e passa in rassegna varie criticità, tra cui quella che vede nel «collegio Sindacale» «un membro che ricopre anche altre cariche come  revisore Coop Muratori e Sterratori  ma anche consulente Montecatini Parcheggi interamente controllata dal comune di Montecatini» e che dunque, per questo, parrebbe in odor di incompatibilità «Considerato l’articolo 2399 del Codice Civile (Cause d'ineleggibilità e di decadenza)».
Ma poi c’è tutta la questione legata alle stime patrimoniali e ai bilanci, con il Comune che a conti fatti – tra piani industriali bocciati e non ripresentati, stime del patrimonio non coincidenti, aumenti di capitale non sottoscritti e via contabilizzando – «ha subìto un danno di 16 milioni di euro», scrive Mugnai. Ora, stando così le cose, «la Regione – si legge ancora nell’atto – dovrebbe ristornare tale importo nelle casse della società o restituire le azioni al Comune». A ciò si somma, tanto per restare in ambito matematico, che «nel corso del Consiglio Comunale sulle Terme il Sindaco di Montecatini avrebbe dichiarato  che le terme non hanno valore, senza che il segretario comunale contestasse tale affermazione».

E quindi: che si fa? «Cosa intende fare l’amministrazione  regionale per superare i problemi sopra descritti?», domanda Mugnai alla Regione. Risposta attesa in 60 giorni.

martedì 29 novembre 2016

Tutela area Unesco dal commercio trash, Mugnai e Stella (FI): «Caro Nardella, la legge per Firenze c’è dal 2005. Non serviva la Madia. Agli asini che volano non ci crede più nessuno, ma nemmeno alle bufale»

Forza Italia rivendica anche l’azione specifica in Palazzo Vecchio nel 2010: «Quella della giunta fiorentina è solo fregola referendaria»


Marco Stella e Stefano Mugnai
«Caro sindaco Nardella, la legge per tutelare il centro storico fiorentino dal commercio trash esiste già: è la legge regionale 28 del 7 febbraio 2005, ovvero il Codice del Commercio che la giunta toscana si accinge a rinnovare ma che è tutt’oggi vigente. Non serviva certo la riforma del ministro Madia, per proteggere il capoluogo toscano. Bastava far rispettare le normative in essere»: son piccati gli esponenti regionali di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo) e Marco Stella (componente della commissione II con titolarità anche sul commercio e lo sviluppo economico, nonché vicepresidente dell’assemblea toscana) nel ribattere al sindaco di Palazzo Vecchio che si è detto preoccupato dall’impatto che la bocciatura della riforma Madia avrà sulla tutela delle aree Unesco.

sabato 26 novembre 2016

Al CTO di Firenze si muore per le scale, Mugnai (FI): «Assurdo morire per trauma cranico lì dove si va a curare i traumi»

Il Vicepresidente della Comm. sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai: «Invito la Regione ad accertare la dinamica dei fatti»


«CTO: morte per le scale. Non il titolo di una fiction ma il giallo di una realtà che lascia sconcertati e che ci mette davanti alla verità che si può morire per trauma cranico nel Centro ospedaliero dove ci si ricovera per curarli, i traumi. Al di là delle ipotesi della magistratura, questo è un episodio su cui riflettere e invito la Regione a farne caso di scuola accertando la dinamica esatta dei fatti per evitare che simili eventi si possano ripetere»: così  il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia) sul decesso del 72enne ricoverato nella neurologia del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) di Firenze e trovato morto, secondo le prime evidenze autoptiche dopo diversi minuti di agonia, per le scale tra il quinto e il quarto piano dell’edificio quando ormai era troppo tardi.


All’ospedale di Lucca tira e molla sui posti letto, Mugnai (FI): «E’ la solita sanità delle tre carte: si gioca d’azzardo sui numeri e a perdere sono sempre operatori e cittadini»

Il Vicepresidente della Comm. sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai presenta un’interrogazione: «Voglio un piano nero su bianco»


Ti aggiungo 10 posti letto in prefettura, meno 4 che ti trasferisco perché intanto ti chiudo medicina d’urgenza, più 6 letti nei reparti meno 4 perché dovevano essere 10 ma intanto nicchio sull’aumento dei personale così l’attuale organico giuppersù ce la può fare e però allora con i 4 letti per i pazienti in dimissione te ne libero altri 4 in reparto e allora si va a 10 però ti sposto il paziente come un piolino di letto in letto: confusi? «Anche noi. E anche i cittadini. E anche i sindacati. E anche i medici. Tutti – sbotta il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia) restano imbambolati in questo gioco delle tre carte della sanità a cui le Asl e la giunta regionale ci hanno ormai purtroppo abituati e che a Lucca sta assumendo, stante la criticità della situazione, contorni preoccupanti».
         

mercoledì 23 novembre 2016

Inchiesta Clean City, l’Anticorruzione su SEI Toscana e Sienambiente. Mugnai (FI) e Donzelli (FdI): «Necessari approfondimenti e assunzione di responsabilità politica del Pd»

La notizia piomba in pieno consiglio regionale

Da sinistra Giovanni Donzelli e Stefano Mugnai
Inchiesta Clean City, arriva il provvedimento Anac: è di quest’oggi la comunicazione con protocollo 0173689 con cui l’Autorità nazionale anticorruzione mette a parte la Servizi Ecologici Integrati Toscana srl (Sei Toscana) e la Siena Ambiente spa di avere avviato le procedure di proposta di adozione di gestione straordinaria, ovvero ciò che la normativa definisce come «misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio». 
Il riferimento, si legge nella comunicazione, è «all’appalto per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ATO Toscana Sud aggiudicato a Siena Ambiente spa in qualità di capogruppo e mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese».
La notizia è piombata in aula annunciata al microfono dal capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli che ha immediatamente chiesto una comunicazione in aula da parte della giunta regionale. E il capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai commenta: «La misura era stata immediatamente richiesta all’indomani dell’evidenza dell’inchiesta sulla gara, e l’Anac ha evidentemente ravvisato i presupposti per poter procedere. Naturalmente nostre priorità adesso sono l’accertamento della verità dei fatti, la continuità del servizio e il ripristino di garanzie di trasparenza». 
«Adesso – aggiunge Donzelli – si rende necessario procedere a un approfondimento serio che includa la verifica della regolarità di tutti i rapporti in essere tra pubblica amministrazione e queste due aziende. A questo punto il Pd non può continuare a fischiettare sulle responsabilità politiche, dal momento che si tratta di aziende emanazione di enti locali in cui loro hanno governato per anni».
Secondo le linee guida di applicazione del provvedimento, esso è attivabile sulla base di tre presupposti specifici tra cui, oltre alla pendenza di un procedimento penale per fatti corruttivi, il rilievo di «situazioni anomale e sintomatiche di condotte illecite o eventi criminali».

giovedì 17 novembre 2016

A Prato un ospedale piccolo piccolo, Mugnai e Mazzetti (FI): «Un Pd che si ingioiella con le patacche. E lo spreco lo paga la gente»

Forza Italia ricorda: «L’avevamo previsto fin dal progetto. E ora lo stesso problema si presenta anche al ‘gemello’ di Lucca»

L'esterno del Santo Stefano
C’era una volta un ospedale piccolo piccolo: quello di Prato che, col suo ‘gemello’ di Lucca, si presentava come insufficiente fin dal primo vagito del suo progetto. Lo ricorda, oggi che il Pd fa mea culpa mentre pensa a una nuova ala che faccia finalmente spiccare il volo al nuovo ospedale Santo Stefano, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia) che – insieme al coordinatore provinciale degli azzurri a Prato Erica Mazzetti – lancia l’affondo: «Questo Pd si ingioiella con le patacche, e lo spreco poi lo paga la gente. Perché questo nuovo ospedale, realizzato come i suoi altri tre ‘colleghi’ di project financing più per far vanto all’ex assessore alla sanità e oggi governatore Rossi che per qualificare l’ospedalità toscana, è troppo piccolo per due ordini di motivi: perché è piccino davvero e perché manca tutta la rete di sanità territoriale a fargli da necessario supporto, esito, prodromo e corollario. Quand’è che verranno finalmente realizzate, come prevede il sistema sanitario per intensità di cura?».

Chirurgia Vascolare a Grosseto, preoccupazione di Forza Italia. Mugnai e Marrini (FI): «No ai depotenziamenti, vogliamo una sanità diffusa e accessibile»


Da sinistra Marrini, Mugnai e il sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna
Meno di un mese fa, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia) aveva presentato un’interrogazione in cui – alla luce del primariato vacante ormai da qualche mese – domandava chiarezza sulle prospettive della chirurgia vascolare a Grosseto. La risposta è arrivata non in via istituzionale ma mediatica, con l’assessore regionale di settore che l’altro giorno a Castiglion della Pescaia ha dichiarato che di quella specialità verrà fatta una «unità operativa semplice dipartimentale». Ecco dunque che le preoccupazioni espresse da Forza Italia, e rivelatesi quanto mai fondate, oggi si rinfocolano.

mercoledì 16 novembre 2016

Forteto a Roma, Mugnai (FI): «Dal Pd un’imbarazzante fuga dalla ricerca della verità»


Mugnai accanto a Deborah Bergamini, Paolo Bambagioni e Giovanni Donzelli a Montecitorio


Il Presidente di Forza Italia nel Consiglio regionale toscano Stefano Mugnai (Fi)  commenta l’esito della missione in Parlamento

«L’atteggiamento dei parlamentari del Pd rispetto alla vicenda Forteto che oggi, con i colleghi della commissione regionale d’inchiesta, siamo andati a rappresentare a Roma, è stato imbarazzante. A fronte del desiderio dei parlamentari d’opposizione di mettersi in gioco per fare chiarezza su questa orribile vicenda di abusi perpetrati per decenni con la ‘distrazione’ colpevole del sistema politico di governo in Toscana e degli ambienti giudiziari, si registra un impressionante arroccamento veteroideologico da parte degli esponenti del Pd che tra l’altro in momenti e ambienti diversi hanno tutti utilizzato i medesimi argomenti, con le medesime parole. Il registro? Quello della nota diffusa ieri dal capogruppo regionale del Pd Leonardo Marras. Addirittura, il presidente del Senato Grasso, per dimostrare di aver letto la documentazione, cita il progetto Oltre: peccato che di quel progetto non si parli da nessuna parte se non nella nota con cui ieri Marras ha evidentemente voluto dettare la linea».

«E che dire dell’onorevole Beni, che ci ha salutato con un ‘valuteremo’ per poi affidare alle agenzie un no secco all’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta con la giustificazione che il lavoro delle commissioni regionali è già ottimo? Beh, ma l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta è proprio una delle richieste frutto di quel lavoro definito ottimo. Non se ne viene a capo. La verità è che ancora una volta, se a livello regionale anche grazie a una pressione mediatica consapevole si è rotto il muro del silenzio, a livello nazionale torna il rigurgito del Pd che si sottrae a un confronto serio aperto a ogni eventuale esito. Imbarazzante davvero».

Così il capogruppo regionale toscano di Forza Italia Stefano Mugnai, presidente della prima Commissione regionale d’inchiesta sul Forteto e componente della seconda, di ritorno da Roma dopo la presentazione del lavoro delle Commissioni toscane in parlamento.

martedì 15 novembre 2016

Ospedale di Livorno, diagnostica in ginocchio tra furti e guasti; Mugnai (FI): «La Regione si pronunci sui provvedimenti da attuare»

L'esterno dell'ospedale di Livorno
Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «Perché il sistema d’Area vasta non funziona da paracadute in questi casi?»

Prima il guasto al macchinario della risonanza magnetica, poi il furto di attrezzature negli ambulatori della gastroenterologia: in pochi giorni due eventi avversi hanno messo in ginocchio l’attività diagnostica presso l’ospedale di Livorno, e a nulla sono valsi finora gli appelli a ottenere macchinari ‘supplenti’ in prestito dalle altre Asl di Area vasta. Così, se da un lato l’assicurazione copre i danni patrimoniali subiti dalla Asl per il furto, non altrettanto avviene per i cittadini i cui esami vengono rinviati a data da definire o subiscono un incremento delle liste d’attesa. Di questa dinamica che vede i pazienti sempre lasciati indietro dal sistema chiede conto con un’interrogazione il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia).

Ex sanatorio Banti, dopo scorribande e incendio Mugnai (FI) interroga: «La Regione solleciti sicurezza e faccia il punto sull’alienazione»

Uno scorcio esterno dell'ex sanatorio Banti
Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità ed ex Presidente della Commissione d’Inchiesta sugli immobili delle Asl Stefano Mugnai (FI)

Tra segnalazioni di degrado e scorribande, richieste d’aiuto alla Asl, un piano alienazioni immobiliari che vede l’ex Banti lui sì parecchio immobile e ora, da ultimo, persino un incendio, tanto tuonò che l’interrogazione regionale sul complesso dell’ex sanatorio di Vaglia alla fine piovve. A depositarla questa mattina è stato il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia) che, nella passata legislatura, ebbe a presiedere la Commissione regionale d’inchiesta sulla gestione del patrimonio immobiliare delle Asl la cui relazione conclusiva unitaria ad oggi pare essere rimasta lettera morta, presso la giunta.

giovedì 10 novembre 2016

ATO Sud rifiuti sotto inchiesta; Mugnai (FI): «E’ il sistema Toscana, bellezza. Ma scricchiola! E l’ingranaggio genera-consensi del Pd inceppato blocca la regione»

Intervento del Presidente del gruppo regionale Forza Italia e Coordinatore regionale Forza Italia Toscana Stefano Mugnai

«L’Ato rifiuti Toscana Sud travolto da una bufera giudiziaria? E’ il sistema toscana, bellezza. Ma scricchiola. E scricchiola ormai da tempo, con evidenti segni di cedimento scanditi da inchieste che si susseguono su vicende tutte legate a logiche politiche: il buco di bilancio che ha messo in default la ex Asl 1 di Massa Carrara, le sorti di Banca Etruria e Monte dei Paschi di Siena, e ora l’Ato rifiuti Toscana Sud».
«Il punto è che c’è un filo conduttore, in tutto questo, ed è ascrivibile a un modo di amministrare la cosa pubblica che il Pd, nelle sue declinazioni storiche, ha improntato sulla logica della costruzione del consenso, anche con politiche clientelari praticate soprattutto attraverso gli enti locali fin quando è stato possibile e dopo, cambiato il quadro normativo, attraverso le partecipate. Perché queste ultime certo, si configurano come soggetti di diritto privato, ma rispondevano comunque a una logica politica chiara, quella del Pd. Per capirlo era sufficiente guardare chi sedeva sulle poltrone di vertice, in gran parte ex sindaci, ex assessori, ex segretari tutti del Pd».
«Poi la normativa si trasforma, e allora si vanno a mettere a gara i servizi su larga scala, creando consorzi ad hoc per far sì che sostanzialmente gli affidamenti avvengano sempre verso i medesimi soggetti. Si includono soggetti privati, ma anche in questo caso – e penso alla Castelnuovese – sono giuppersù sempre gli stessi e hanno dalla loro una rete di relazioni evidenti con il potere politico targato Pd. Però ci sono i bandi, e lì si stringono le maglie a più non posso in un taglia e cuci di imbuti a misura di uno. La riprova è che quando, come nel caso della gara regionale per il trasporto pubblico locale, accade qualcosa di ‘strano’ per la Toscana, ovvero partecipa più di un concorrente, ecco che allora salta il banco perché per il committente, nel caso specifico la Regione Toscana, non si realizza quanto nelle previsioni».

«E adesso? Adesso è ovvio: noi speriamo che la magistratura faccia rapidamente chiarezza. E bene ha fatto il presidente di Ato Toscana Sud, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, a convocare subito l’assemblea d’Ambito perché ora si tratta di capire da che parte staranno i sindaci uno a uno: da quella dei cittadini di Grosseto, Arezzo e Siena che hanno necessità di vedersi assicurato il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, o magari ci sarà qualcuno che nicchia non prendendo posizione netta rispetto ai fatti che stanno emergendo? Perché su questa vicenda di conflitti d’interesse che ne sono a decine; anche per alcuni sindaci targati Pd. In questo momento vi è la necessità di garantire il servizio nella massima trasparenza. Se poi l’affidamento del servizio sia avvenuto in maniera illegale ce lo dirà l’inchiesta. In quel caso non si potrà far finta di niente».

Sulla questione il Presidente ha presentato un'interrogazione in Consiglio regionale

mercoledì 9 novembre 2016

A Lucca l’esame per l’osteoporosi si fa nel 2018; Mugnai (FI): «Fantascienza o realtà? Alla faccia della medicina preventiva»


Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «La giunta si riempie la bocca di proclami, intanto la situazione è questa»

«Spazio 1999 era una serie televisiva ormai vintage di fantascienza. MOC 2018 invece è il reality sanitario con cui si misurano i cittadini toscani quotidianamente. Alla faccia della medicina preventiva»: ci va giù di sarcasmo, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia), nel portare all’attenzione della giunta regionale l’ennesimo caso di lista d’attesa sanitaria fuori misura rilevato a Lucca.

Sono di questa mattina le cronache locali che riportavano, scrive Mugnai nell’interrogazione da lui appena protocollata, «che per effettuare una densitometria ossea (MOC - mineralometria ossea computerizzata) una paziente lucchese ha ottenuto dal Cup il primo appuntamento utile per il 9 febbraio 2018, con un’attesa in giorni pari a 457 unità». Naturalmente, riporta l’esponente di Forza Italia, «impossibilitata a sostenere cotanta attesa, stante la sua routine di controlli, la paziente dovrà ricorrere a una struttura privata per ottenere la medesima prestazione». 

E a poco valgono, secondo Mugnai, le giustificazioni accampate dalla Asl circa la presunta inappropriatezza prescrittiva a cui proprio la MOC sarebbe particolarmente soggetta: «La MOC – osserva infatti Mugnai – trova impiego di particolare efficacia in ambito preventivo di patologie come la osteoporosi, il che parrebbe confliggere con l’indicazione, asserita dalla Asl, di derogabilità “nell’ambito di una strategia terapeutica in pazienti con specifiche patologie”, dal momento che l’esame serve per l’appunto eventualmente anche a rilevarle».

Quindi, domanda Mugnai alla giunta toscana, delibere e proclami a parte, nel concreto, come la mettiamo? Come si va ad incidere, all’atto pratico, per risolvere o quanto meno mitigare il problema? La risposta dell’organo di governo della Toscana è attesa in 60 giorni in forma scritta.

Ospedale della Gruccia, declassata Anestesia; Mugnai (FI): «La giunta spieghi questo impoverimento progressivo senza fine»


Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «La Regione promette prospettive negate dai provvedimenti Asl»
L'ospedale di Santa Maria alla Gruccia
«Chiarezza sulle prospettive dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia soggetto a costante e progressivo impoverimento»: è quanto in sostanza chiede il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia), in un’interrogazione che chiede conto, nello specifico, dell’annuncio con cui la scorsa settimana si sarebbe decretato il declassamento di Anestesia e Rianimazione da Unità Complessa a Unità Semplice, soggetta alle scelte operative di Arezzo.

martedì 8 novembre 2016

Nodo fiorentino Alta velocità, Mugnai (FI) in aula: «Qui ci si impantana su tutto per un’evidente incapacità amministrativa. Individuare i responsabili per dipanare la matassa»


Il Presidente del gruppo regionale di Forza Italia Stefano Mugnai intervenuto poco fa nel dibattito in Consiglio regionale

Oggi in Consiglio regionale si è parlato di Alta velocità ferroviaria


«Altrove le cose si fanno; le stazioni dell’Alta velocità ci sono. Qui invece ci si impantana su tutto e c’è un’evidente incapacità amministrativa da parte di chi ha sempre governato: il Pd nelle sue declinazioni storiche. Bisogna innanzitutto individuare i responsabili, che sono il bandolo di questa matassa da dipanare per porre rimedio al gap infrastrutturale che penalizza la nostra regione»: chiude così il suo intervento in aula a seguito della comunicazione di giunta sul nodo fiorentino Alta velocità Stefano Mugnai, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale che ha parlato in replica all’assessore regionale ai trasporti.

mercoledì 2 novembre 2016

Distretto sanitario Monte San Savino, operatori buoni ma pochi; Mugnai (FI): «Organici sottodimensionati, coprire subito il nuovo pensionamento»

Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai
«In questa situazione disagi inevitabili per cittadini e personale»


Organico carente nel distretto di Monte San Savino

Buoni ma pochi: così, ribaltando un vecchio adagio, sono gli operatori sanitari assegnati al distretto di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Per di più, adesso, una di loro è prossima al pensionamento. Come pensano di fare, Regione e Asl, per garantire un servizio tanto fondamentale per quell’area territoriale? A domandarlo, nella forma ufficiale di un’interrogazione, è il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia) che in questo modo solleva il caso fin sulle scrivanie della giunta toscana, laddove ci sono le stanze dei bottoni decisionali.