martedì 27 settembre 2016

Agricoltura, bandi ad accessibilità ristretta; Mugnai (FI) alla giunta: «Tanti imprenditori interessati ma criteri troppo stretti. Rivederli in fretta»

Interrogazione del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai (FI)


Teoria e pratica non sempre procedono a braccetto. Ne sono esempio i bandi regionali per l’accesso a misure per investimenti, sostegno, avviamento d’impresa e diversificazione che – rispetto alla platea di interessati – fissano criteri così restrittivi che è più facile che un cammello passi per la cruna d’un ago, come si dice. Senza voler pensare che siano bandi dedicati, il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai – sollecitato da parecchi agricoltori rimasti con un palmo di domanda d’ammissione – interroga adesso la giunta regionale per chiedere spiegazioni, da un lato, e per invocare che si proceda alla revisione di quei criteri.

«Riassumendo – illustra Mugnai – la situazione è effettivamente singolare. I bandi intanto sfavoriscono tutti i settori che non siano olivicolo e zootecnia bovina ed ovicaprina. Poi i territori ritenuti prioritari escludono, da un lato coloro che sugli stessi non raggiungono i parametri di standard output necessari alla partecipazione al bando, dall'altro tutte le aziende che risiedono fuori da essi. Ancora, tra criteri individuati e pianificazione comunitaria c’è un disassamento che stringe il collo alla bottiglia già piccolina delle agevolazioni. Infine c’è il bando sulla diversificazione che consente l’accesso di fatto esclusivamente per aziende che esercitino attività sociali».

Insomma, i bandi su carta sono molti ma nei fatti lascerebbero con un pugno di mosche in mano una parte larghissima dei potenziali interessati. Per questo Mugnai domanda alla giunta regionale se intenda «farsi carico delle criticità evidenziate e sollevate dagli agricoltori esclusi dalla selezione di nuovi bandi di investimento cui si sommano le difficoltà di giovani imprenditori che, senza le sottoscrizioni dei contratti di contributo, viene dilatato a tempo indefinito l’accesso al credito». Inoltre, il capogruppo di Forza Italia domanda «se la Regione intenda verificare il blocco dei pagamenti a superficie PAC e PSR per le criticità relative anche al riconoscimento di agricoltore attivo, definizione necessaria ad ARTEA, ma di manifesta complessità da dipanare».