mercoledì 28 settembre 2016

Cup esternalizzati, quali prospettive occupazionali per gli operatori? Stefano Mugnai (FI) interroga la giunta regionale

Il Vicepresidente della Commissione sanità ha depositato l’atto questa mattina

Quali prospettive occupazionali ci sono per i dipendenti dei Cup esternalizzati? Lo domanda alla giunta regionale toscana il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Fi) attraverso un’interrogazione che punta a ottenere risposte in forma scritta.

La domanda si impone oggi che il sistema sanitario toscano è protagonista di una riforma che ne muterà profili e modalità di alcuni servizi. E’ proprio ciò che Mugnai argomenta nella parte narrativa del suo atto, giunto a protocollo nella tarda mattinata di oggi: «Il Centro Unico di Prenotazione per visite ed esami sanitari è un servizio di fondamentale importanza per l’assistenza sanitaria al cittadino», scrive Mugnai. «Il sottoscritto consigliere – prosegue – negli anni del suo mandato ha sempre seguito con attenzione alle problematiche, soprattutto occupazionali, che purtroppo si sono registrate su tale servizio. Gli operatori del CUP sono i primi sportelli – si legge testualmente nel documento – con cui il cittadino/paziente si interfaccia per accedere nel sistema sanitario».

Non solo, perché il Vicepresidente della Commissione sanità prosegue ricordando che proprio «il CUP è anche uno dei principali strumenti attraverso cui la Regione dovrebbe ridurre le liste di attesa». Per l’appunto, però: «Ci giungono – asserisce l’esponente di Forza Italia – segnalazioni di riduzioni di orari e stipendi degli operatori dei CUP da parte delle aziende sanitarie, e i servizi, appaltati soprattutto a cooperative esterne sono quelli a maggior rischio smantellamento da parte delle Asl».

Dunque il quesito, con Mugnai che espressamente domanda «quali siano le prospettive dei livelli occupazionali degli attuali operatori CUP esternalizzati della Toscana nella riorganizzazione aziendale attualmente in corso nella nostra regione».