Attacco
del Vicepresidente della Comm. sanità Stefano Mugnai: «Già
chieste audizioni di sindaci e comitati in commissione. Iter in ritardo di 6
mesi»
«Sotto l’albero di Natale del sistema salute, è partito lo schiaffo al
territorio aretino»: così il Vicepresidente della Commissione sanità del
Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Fi) all’indomani della
seduta con cui la giunta regionale ha varato, nella serata di ieri, la
riperimetrazione delle zone distretto della sanità, destinate a passare in
Toscana da 34 a 26, Elba esclusa: «Il provvedimento arriva con 6 mesi di
ritardo nell’iter legislativo e – attacca Mugnai – prende sottogamba gli
auspici di sindaci, cittadini, operatori: è una riforma che passa sui territori
carezzandoli col garbino della carta vetrata. Questo ulteriore step di certo va
ad indebolire i territori e a far perdere ad intere zone la propria autonomia
rivendicata anche con forza in questi mesi».
«Nella provincia di Arezzo – prosegue – si vanno di fatto a marginalizzare zone
già rese periferiche da anni di politiche sanitarie distratte, come per il
Casentino e la Valtiberina. Certo, rispetto all’ipotesi iniziale che ne vedeva
l’unione fredda e improbabile, aver inserito nel distretto anche Arezzo mitiga
il disagio. E’ il minore dei mali, insomma, ma pur sempre di mali si sta
parlando».
Per paradosso, poi: «Dove invece c’era la volontà chiara e forte di unirsi,
come nel Valdarno aretino con quello fiorentino, il Pd si è rifiutato di
modificare la propria legge per accogliere le istanze di quella comunità
omogenea. E’ assurdo». Mugnai ha già messo le mani avanti: «Da qui, con sei
mesi di ritardo dal momento che il provvedimento sarebbe dovuto passare in
Consiglio prima entro fine giugno e poi entro l’anno, inizia l’iter consiliare.
Io ho già chiesto che in Commissione si ascoltino tutti gli amministratori
interessati e tutti gli attori coinvolti nella nuova perimetrazione delle zone
distretto».