«Il nuovo rinvio a giudizio del Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi manifesta una volta di più un accanimento giudiziario poco compatibile con una democrazia».
«Mentre appare di tutta evidenza il tentativo di allontanare il Presidente dall’impegno politico che negli anni generosamente ha profuso e profonde nell’interesse del Paese, inizia a sorgermi il dubbio che per certa magistratura la spinta venga anche dalla conquista del quarto d’ora di celebrità che certe iniziative giudiziarie portano con sé».
«Al Presidente va tutta la mia solidarietà personale e del partito in Toscana».