mercoledì 9 novembre 2016

A Lucca l’esame per l’osteoporosi si fa nel 2018; Mugnai (FI): «Fantascienza o realtà? Alla faccia della medicina preventiva»


Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «La giunta si riempie la bocca di proclami, intanto la situazione è questa»

«Spazio 1999 era una serie televisiva ormai vintage di fantascienza. MOC 2018 invece è il reality sanitario con cui si misurano i cittadini toscani quotidianamente. Alla faccia della medicina preventiva»: ci va giù di sarcasmo, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia), nel portare all’attenzione della giunta regionale l’ennesimo caso di lista d’attesa sanitaria fuori misura rilevato a Lucca.

Sono di questa mattina le cronache locali che riportavano, scrive Mugnai nell’interrogazione da lui appena protocollata, «che per effettuare una densitometria ossea (MOC - mineralometria ossea computerizzata) una paziente lucchese ha ottenuto dal Cup il primo appuntamento utile per il 9 febbraio 2018, con un’attesa in giorni pari a 457 unità». Naturalmente, riporta l’esponente di Forza Italia, «impossibilitata a sostenere cotanta attesa, stante la sua routine di controlli, la paziente dovrà ricorrere a una struttura privata per ottenere la medesima prestazione». 

E a poco valgono, secondo Mugnai, le giustificazioni accampate dalla Asl circa la presunta inappropriatezza prescrittiva a cui proprio la MOC sarebbe particolarmente soggetta: «La MOC – osserva infatti Mugnai – trova impiego di particolare efficacia in ambito preventivo di patologie come la osteoporosi, il che parrebbe confliggere con l’indicazione, asserita dalla Asl, di derogabilità “nell’ambito di una strategia terapeutica in pazienti con specifiche patologie”, dal momento che l’esame serve per l’appunto eventualmente anche a rilevarle».

Quindi, domanda Mugnai alla giunta toscana, delibere e proclami a parte, nel concreto, come la mettiamo? Come si va ad incidere, all’atto pratico, per risolvere o quanto meno mitigare il problema? La risposta dell’organo di governo della Toscana è attesa in 60 giorni in forma scritta.

Ospedale della Gruccia, declassata Anestesia; Mugnai (FI): «La giunta spieghi questo impoverimento progressivo senza fine»


Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «La Regione promette prospettive negate dai provvedimenti Asl»
L'ospedale di Santa Maria alla Gruccia
«Chiarezza sulle prospettive dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia soggetto a costante e progressivo impoverimento»: è quanto in sostanza chiede il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia), in un’interrogazione che chiede conto, nello specifico, dell’annuncio con cui la scorsa settimana si sarebbe decretato il declassamento di Anestesia e Rianimazione da Unità Complessa a Unità Semplice, soggetta alle scelte operative di Arezzo.