Forza Italia rivendica anche l’azione specifica in Palazzo Vecchio nel 2010: «Quella della giunta fiorentina è solo fregola referendaria»
Marco Stella e Stefano Mugnai |
«Caro
sindaco Nardella, la legge per tutelare il centro storico fiorentino
dal commercio trash esiste già: è la legge regionale 28
del 7 febbraio 2005, ovvero il Codice del Commercio che la giunta
toscana si accinge a rinnovare ma che è tutt’oggi vigente. Non serviva
certo la riforma del ministro Madia, per proteggere il capoluogo
toscano. Bastava far rispettare le normative in essere»:
son piccati gli esponenti regionali di Forza Italia in Consiglio
regionale Stefano
Mugnai (capogruppo) e Marco Stella
(componente della commissione II con titolarità anche sul commercio e lo
sviluppo economico, nonché vicepresidente dell’assemblea toscana) nel
ribattere al sindaco di Palazzo Vecchio che si
è detto preoccupato dall’impatto che la bocciatura della riforma Madia
avrà sulla tutela delle aree Unesco.
Non solo, perché Forza Italia ha dalla sua anche la propria iniziativa con cui nel 2010 portò in consiglio comunale a Firenze una mozione con primo firmatario Jacopo Cellai, approvata all’unanimità, che impegnava la giunta gigliata ad applicare quello stesso articolo di legge secondo le modalità previste anche nei propri regolamenti e nel piano delle funzioni. «Il sindaco purtroppo con questa storia ha messo un piede in fallo due volte: per come il centro storico e il suo commercio sono stati trattati in questi anni e anche nelle precedenti gestioni amministrative, tutte Pd, e per come – concludono Mugnai e Stella – si tenta adesso di turlupinare i cittadini elettori costruendosi alibi di livello nazionale. Le riforme del governo Renzi anche in questo caso non portano valore aggiunto. E siccome chi di fregola ferisce di fregola perisce: il 4 dicembre un NO le seppellirà».
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