martedì 4 ottobre 2016

Pd contro Pd sull’ospedale di Prato, Mugnai (FI): «Si è perso tempo. Problemi lampanti fin da subito, io e tutta Fi a Prato sempre denunciati»

Il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai nel dibattito. «Ci rispondevano negando l’evidenza. Ora ci sbattono il naso»


Il sopralluogo di Mugnai all'ospedale di Prato
tre mesi dopo l'inaugurazione
«I problemi del nuovo ospedale Santo Stefano a Prato erano lampanti fin dalla progettazione e dai primi giorni dopo l’inaugurazione, e noi come Forza Italia li abbiamo sempre denunciati. Il Pd, che ci ha sempre risposto negando l’evidenza, ci sbatte il naso oggi; i cittadini, però, ce lo sbattono da sempre»: a parlare così è il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia), che si inserisce nel dibattito sollevato dagli appunti mossi alla struttura dal sottosegretario Antonello Giacomelli.


L'ingresso di Mugnai nella struttura durante
il blitz a sorpresa del gennaio 2014
«Si è solo perso tempo prezioso: prima con una progettazione errata, poi con una costruzione che si è ostinata a seguire quel modello, poi ancora con un Pd che sia a livello locale che regionale ha pervicacemente difeso il livello di servizio erogato dal nuovo ospedale contro ogni evidenza. Io stesso – ricorda Mugnai – nel corso di un sopralluogo a sorpresa effettuato al Santo Stefano a poche settimane dalla sua inaugurazione ho dovuto constatare il sottodimensionamento della struttura rispetto ai bisogni di un’area il cui bacino d’utenza potenziale deve fare i conti con importanti quote di sommerso dovute a un’immigrazione cinese di cui poco si sa, ma che intasa un pronto soccorso dimensionato senza tenerne conto».


Il Vicepresidente della Commissione sanità e capogruppo azzurro in Regione rievoca le segnalazioni levate in questi anni sia da parte sua che da parte dei vertici pratesi di Forza Italia: «Ci rispondevano che facevamo allarmismi inutili e che i problemi, qualora fossero reali, sarebbero presto stati risolti. Così non è stato, come al solito, e ora meglio tardi che mai tutti se ne accorgono».

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