lunedì 23 gennaio 2017

Asl Toscana sud, stipendi dei sanitari a macchia di leopardo; Mugnai (FI): «La Regione parifichi subito retribuzioni e carriere»

Finora nessuna risposta all’interrogazione del Vicepresidente della commissione sanità Stefano Mugnai

Non c’è nulla da fare: a parità di ‘Aslona’ – quella Toscana Sud Est – i medici di Grosseto, operanti in quella che era la vecchia Asl 9, sono pagati di meno rispetto ai loro colleghi delle altre zone coincidenti con le vecchie Asl 7 e 8. La disparità sa d’assurdo e accende le proteste dei sanitari maremmani al cui fianco torna a levarsi la voce del Vicepresidente della Commissione sanità dell’assemblea toscana Stefano Mugnai (che è anche capogruppo di Forza Italia). ‘Torna’, sì, perché già il 15 dicembre scorso Mugnai aveva sollevato il problema tramite interrogazione alla giunta regionale. Solo che, finora, a quell’atto non è seguita risposta alcuna.

E allora, ecco l’esponente azzurro ripartire alla carica: «A un anno suonato dalla istituzione delle Aziende d’area vasta – ricapitola Mugnai - tutto si va pian piano unificando ma gli stipendi dei sanitari non sono ancora tutti uguali dall’una all’altra zona ex Asl». Secondo quanto risulta al Vicepresidente della Commissione sanità, «i medici di Grosseto sarebbero pagati in media il 10% in meno rispetto ai colleghi di Arezzo e di Siena con differenze medie pro capite di 4.144 euro che, se moltiplicate per i 548 dirigenti porta ad un ammanco di circa € 2.270.912 limitatamente al solo anno 2015».
Ora, osserva Mugnai, «trattandosi di un’unica Azienda dal 01/01/2016,  dovranno essere parificati gli stipendi a partire dalla data di unificazione», e per lo stesso motivo «dovranno anche essere parificate le posizioni organizzative e le carriere dei dirigenti, con le ovvie correzioni per numero di abitanti dovranno essere adeguate le Unità Operative Semplici e Complesse, le Sezioni ed i vari incarichi professionali».

Il capogruppo di Forza Italia sollecita la Regione a dare finalmente spiegazioni sulla questione e a mettere in campo i necessari correttivi per la situazione sghimbescia, domandando anche «come mai in passato (circa da dieci anni) non si sia provveduto ad adeguare ogni anno il fondo della dirigenza medica (disagio, obiettivi di budget e posizioni)».

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