Finora nessuna risposta
all’interrogazione del Vicepresidente della
commissione sanità Stefano Mugnai
Non c’è nulla da
fare: a parità di ‘Aslona’ – quella Toscana Sud Est – i medici di Grosseto,
operanti in quella che era la vecchia Asl 9, sono pagati di meno rispetto ai
loro colleghi delle altre zone coincidenti con le vecchie Asl 7 e 8. La
disparità sa d’assurdo e accende le proteste dei sanitari maremmani al cui
fianco torna a levarsi la voce del Vicepresidente della Commissione sanità
dell’assemblea toscana Stefano Mugnai
(che è anche capogruppo di Forza Italia). ‘Torna’, sì, perché già il 15
dicembre scorso Mugnai aveva sollevato il problema tramite interrogazione alla
giunta regionale. Solo che, finora, a quell’atto non è seguita risposta alcuna.
E allora, ecco
l’esponente azzurro ripartire alla carica: «A un anno suonato dalla istituzione
delle Aziende d’area vasta – ricapitola Mugnai - tutto si va pian piano
unificando ma gli stipendi dei sanitari non sono ancora tutti uguali dall’una
all’altra zona ex Asl». Secondo quanto risulta al Vicepresidente della
Commissione sanità, «i medici di Grosseto sarebbero
pagati in media il 10% in meno rispetto ai colleghi di Arezzo e di Siena con
differenze medie pro capite di 4.144 euro che, se moltiplicate per i 548
dirigenti porta ad un ammanco di circa € 2.270.912 limitatamente al solo anno
2015».
Ora,
osserva Mugnai, «trattandosi di un’unica Azienda dal 01/01/2016, dovranno essere parificati gli stipendi a
partire dalla data di unificazione», e per lo stesso motivo «dovranno anche
essere parificate le posizioni organizzative e le carriere dei dirigenti, con
le ovvie correzioni per numero di abitanti dovranno essere adeguate le Unità
Operative Semplici e Complesse, le Sezioni ed i vari incarichi professionali».
Il capogruppo di
Forza Italia sollecita la Regione a dare finalmente spiegazioni sulla questione
e a mettere in campo i necessari correttivi per la situazione sghimbescia,
domandando anche «come mai in passato (circa da dieci anni) non si sia
provveduto ad adeguare ogni anno il fondo della dirigenza medica (disagio,
obiettivi di budget e posizioni)».
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