venerdì 5 agosto 2016

Porti commerciali all’Elba, la Regione risponde a Mugnai (FI) che replica: «Siamo alle solite: si fa dell’Elba un’isola istituzionalmente discriminata»

Le spiegazioni fornite dalla giunta regionale non convincono il Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai (FI)


La Torre dell'Orologio e la spiaggia di Rio Marina, all'isola d'Elba

«Siamo alle solite: la Regione fa dell’Elba un’isola istituzionalmente discriminata. Succede per lasanità, per i collegamenti con la terraferma e, nel caso specifico, per i provvedimenti di valorizzazione infrastrutturale». Non si ritiene soddisfatto, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai, della risposta che la giunta regionale ha fornito alla sua interrogazione sull’adeguamento infrastrutturale...
...e dei porti commerciali di Portoferraio e Rio Marina, all’isola d’Elba, presentata nel giugno scorso.

L’atto prendeva le mosse dalle contraddizioni tra atti formali e annunci verbali tra l’assessore di settore Vincenzo Ceccarelli e il governatore Enrico Rossi. Mugnai chiedeva chiarezza, e la risposta è arrivata ma lascia fronti aperti: «Uno su tutti – incalza il capogruppo azzurro che è anche coordinatore regionale di Forza Italia – è quello dei porti commerciali per i quali i soldi, si parla di milioni mica acciughe, par di capire che non arriveranno. Da quanto scrive Ceccarelli – afferma Mugnai fresco di approfondita lettura del documento – si evince che la previsione del protocollo d’intesa Governo-Regione del 2011 che stanziava 21 milioni di euro per Rio Marina e 12 per Portoferraio è passato in cavalleria. Per l’Elba, al solito, restano le briciole. Come il contentino dell’Adeguamento Tecnico Funzionale, ATF, del porto di Rio Marina che in realtà è ancora tutto da progettare ma che rischia addirittura di peggiorare la sicurezza degli attracchi dei traghetti».

E poi c’è la questione della viabilità interna, per la quale Mugnai chiedeva una soluzione «che bypassi il centro di Rio Marina – chiedeva Mugnai – a seguito della frana della strada provinciale per sprofondamento carsico». Lì la Regione si sfila proprio: «Relativamente alle strade provinciali – recita la nota firmata da Ceccarelli – la Regione Toscana non ha competenze, ai sensi del codice della strada, per programmare e realizzare interventi, né ordinariamente titolo di spesa. Soggetto competente per la risoluzione della criticità è dunque la Provincia di Livorno». E ciao. Con buona pace di quanti sbarcano sull’Isola per ritrovarsi su una rete viaria pericolante e pericolosa.

Nessun commento:

Posta un commento