martedì 14 febbraio 2017

Caso Morello, Mugnai (FI): «Ex dg condannato e premiato. Per il Pd legge Severino a due velocità, al contrario di quanto detto da Saccardi»

Il Vicepresidente della Commissione sanità sul nuovo incarico
ad altissima specializzazione attribuito in Asl Nord Ovest

«Abbiamo deciso di applicare la legge e sospendere Morello che tornerà a fare il suo lavoro da dirigente medico, con lo stipendio da dirigente medico. E’ un fatto banale ma la Regione rispetta la legge»: così, in un’intervista del 29 gennaio scorso a QN, l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi liquidava la vicenda seguita alla condanna in primo grado per abuso d’ufficio dell’ormai ex direttore generale della Asl Toscana Centro Paolo Morello Marchese. A estrarre quelle parole dal cassettino della memoria è oggi il Vicepresidente della Commissione sanità in Consiglio regionale Stefano Mugnai, e lo fa dopo aver saputo che ok, la Regione ha sospeso l’ex dg come da normativa, però: «Però guarda caso il giorno successivo all’entrata in vigore della sospensione – ricapitola Mugnai – la dg dell’Asl Nord Ovest Maria Teresa De Lauretis ha scelto tra tutti lui per un incarico speciale che integrerà il tabellare di Morello con altri 16.250 euro. Sa di premio. Sa di aggiramento della legge».

Secondo l’esponente azzurro, si sarebbe davanti a una sorta di «fatta la legge trovato l’inganno». «Come se De Lauretis, al pari dei suoi colleghi e per conseguenza di una legge che il Pd ha così voluto, non fosse emanazione diretta della giunta regionale, da essa nominata e ad essa rispondente. E’ ciò che, tra le altre cose, paventavamo nel contestare la riforma della sanità voluta da Rossi e Saccardi e formulata per acquisire massimo del margine di manovra. Altro che benessere dei cittadini».

Tornando al caso specifico: «Quella di Morello è una condanna in primo grado, e siamo certi che avrà modo di difendersi financo a dimostrare, se del caso, la propria estraneità a quanto gli viene contestato. E in discussione, qui, non sono neanche l’esperienza e l’alta professionalità del dottor Morello. In discussione è il modo con cui il Pd applica le norme, in questo caso quella legge Severino da loro voluta per utilizzarla come un manganello contro gli avversari politici, verso i quali è stata applicata in maniera occhiuta, ma che a quanto pare viene dribblata per gli amici».

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