giovedì 26 gennaio 2017

Vaccini obbligatori, Mugnai (FI): «La Regione manda i Comuni in confusione. Avviato iter di legge, ma gli enti locali devono definire i criteri d’ammissione»

Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità: «Perché la normativa non è stata varata in tempi utili per tutte le istituzioni?»

Si fa presto a dire «è fatta»: certo, la giunta regionale l’altra sera ha varato la propria proposta di legge sull’obbligatorietà delle vaccinazioni in vista dell’accesso ad asili e scuole d’infanzia. Ora quel testo deve però affrontare tutto un iter che, prima dell’approdo nell’aula del Consiglio regionale, lo vedrà passare come minimo al vaglio della Commissione sanità (a cui per altro nulla è ancora stato trasmesso). Questione non di giorni: di settimane per non dire mesi. Peccato che invece, intanto, entro il 31 gennaio i Comuni debbano definire e pubblicare i criteri di accesso agli asili nido e alle scuole d’infanzia: come potranno fare, stante l’assenza di palla di vetro?
«E’ incredibile», scuote il capo il Vicepresidente della Commissione sanità in Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia). «Questa giunta legifera per spot e annunci ma non tiene in alcun conto tempi e scadenze interistituzionali. Che non è burocrazia – specifica – ma roba che impatta direttamente sulla vita di tante famiglie».

Per chiedere alla giunta regionale come mai non abbia tenuto conto delle varie scadenze e degli adempimenti degli enti locali, Mugnai ha depositato un’interrogazione specifica: «La Giunta regionale – vi si legge – ha pubblicato la proposta di legge n.27 del 24-01-2017 (Disposizioni in merito alle vaccinazioni per i minori di età) che rende obbligatoria la vaccinazione per l’accesso dei bambini agli asili nido e alle scuole materne. Entro gennaio i Comuni devono pubblicare i criteri di accesso ai nidi e alle scuole dell'infanzia. L’approvazione della legge si avrà soltanto dopo il necessario passaggio di analisi e approfondimento della Commissione consiliare competente e poi del Consiglio regionale».
«Considerato quindi – prosegue l’atto – il ritardo con cui, rispetto ad annunci e proclami, è stata pubblicata, ma di fatto non ancora trasmessa al Consiglio regionale per l’inizio dell’iter di approvazione, per gli Enti Locali si stanno creando degli ulteriori rallentamenti “tecnici” nell’approvazione dei criteri di accesso agli asili e alle scuole materne ovvero evidenti disservizi per le famiglie».

Da qui il quesito: «Perché l’iniziativa legislativa non è stata presa per tempo rispetto alle scadenze degli adempimenti degli Enti Locali»?

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