Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano
Mugnai (FI) dietro sollecitazione di Marco Bui (coordinamento provinciale FI)
L'incendio Reatech in una foto tratta da ArezzoNotizie |
Foiano della Chiana: tocca a Reatech. Da stamani l’ennesimo
incendio che colpisce la città della Valdichiana in questo 2016 vissuto da
terra dei roghi sta consumando lo stabilimento della fabbrica di smaltimento di
rifiuti di materiale elettronico. La colonna di fumo, testimoniano nell’area,
si vede lontano chilometri. Il sindaco ha raccomandato ai cittadini di non
uscire e chiudere le finestre. Ma è sufficiente? Per la popolazione ci sono
pericoli di tossicità derivanti dai fumi e dalle esalazioni? Il dubbio è venuto
al Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai
(capogruppo Forza Italia) che con il suo collega di partito della Valdichiana e
membro del coordinamento provinciale degli azzurri a Arezzo Marco Bui si
è interrogato sulla questione. E poi ha interrogato la giunta regionale, con un
atto ufficiale in cui chiede conto anche di eventuali rilievi effettuati sul
teatro dell’evento e in atmosfera da Asl e Arpat.
«Dalle prime ore di questa mattina – scrive Mugnai – un
incendio sta bruciando lo stabilimento Reatech di Foiano della Chiana,
nel cui capannone dovrebbero essere presenti componenti plastiche ed
elettroniche, in quanto è utilizzato per lo smaltimento di rifiuti elettronici
ed elettrodomestici. La nube nera prodotta dalla combustione dei materiali si è
alzata diffondendo anche fortissimi odori di materiale plastico. Il Comune –
prosegue l’interrogazione – avrebbe avvisato la cittadinanza di non uscire e
tenere le finestre chiuse». Foiano, lo ricorda lo stesso esponente azzurro, ha
vissuto un annata calda: «E’ il terzo capannone che va a fuoco dall’inizio
dell’anno nel comune di Foiano». Tra questi la ex Tab, su cui pure Mugnai aveva
depositato un’interrogazione che non ha mai ricevuto risposta.
Dunque Mugnai ora domanda alla giunta regionale «se a causa
dell’incendio ci siano problemi di natura sanitaria per la salute umana secondo
le relazioni tecniche di Arpat e Asl», «quale sia l’entità del danno alla
fabbrica» e «la risposta alla precedente interrogazione», ovvero quella su Tab.
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